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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09092016-121419


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SANTI, ALICE
URN
etd-09092016-121419
Titolo
L'insegnamento clinico nel corso di laurea in Infermieristica: strumento per garantire un'assistenza di qualità e sicura.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE
Relatori
relatore Dott.ssa Perini, Antonella
Parole chiave
  • tirocinio
  • tutor clinico
  • insegnamento clinico
Data inizio appello
29/09/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Se è vero, come sosteneva Florence Nightingale cioè colei che è considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, che l’assistenza infermieristica è un’arte, come tutti gli artisti anche gli infermieri non devono avere soltanto una approfondita preparazione teorica, ma devono già durante il Corso di Studi iniziare a tradurre praticamente le proprie conoscenze.
Negli ultimi decenni in Europa e nel mondo la preparazione degli infermieri ha subito una rivoluzione che possiamo considerare ancora in atto.
Da una professione originariamente considerata come meramente pratica, oggi l’infermiere si forma con specifici corsi di studio universitari.
Già da tempo all’attività di studio è abbinata l’attività di laboratorio, dove vengono ‘simulate’ situazioni pratiche che l’infermiere incontrerà nello svolgimento della propria professione. In queste attività formative, lo studente è accompagnato dal tutor didattico, una figura che, come vedremo, è regolamentata nel nostro ordinamento e che aiuta lo studente nel raggiungimento degli obiettivi formativi universitari.
Altro tassello essenziale nella formazione infermieristica è l’attività di tirocinio che già da primo anno di corso coinvolge gli studenti inserendoli direttamente in strutture sanitarie e assistenziali a diretto contatto con personale medico, infermieristico, con pazienti e familiari di pazienti, dove la malattia e la sofferenza non sono una teoria, ma una dolorosa realtà. Nel mondo ‘vero’ insomma.
La nostra esperienza universitaria e le prime esperienze lavorative, ci hanno portato alla convinzione che questo tassello non solo sia fondamentale, ma sia uno degli aspetti nei quali più incidere a livello di progetto formativo.
Ci riferiamo in particolare alla figura del tutor clinico, ossia una figura appositamente preparata che lavora nella struttura in cui lo studente presta il proprio tirocinio e che lo guida, lo indirizza, lo assiste in quella prima traduzione nella pratica di quanto sta imparando o ha imparato all’università.
Non si tratta solo della necessità di individuare formalmente una persona adibita a tale ruolo, ma di dare piena attuazione del Decr. Leg. N. 206 del 2007 e dal Decr. Interministeriale MIUR n.119 del 2009 che istituzionalizza, rende obbligatoria questa figura professionale che aggiunge alle proprie mansioni professionali anche quella di tutoraggio clinico. Nella pratica però vediamo che – anche per problemi di risorse economiche ed umane – tale figura raramente viene individuata e preparata.
Alla luce dell’importanza del ruolo e della sua specificità, riteniamo anche importante che - come previsto dai decreti sopra citati - questa figura sia appositamente preparata con specifici corsi che la rendano capace di svolgere questo suo ruolo guida.
Tale necessità non deriva solo da una convinzione teorica, ma anche dalle risposte che abbiamo dagli operatori del settore. Da un recente studio dell’Università di Padova per esempio, è emerso che tra le variabili che influiscono positivamente sulla percezione e il gradimento degli studenti riguardo gli infermieri-guida all’interno dei servizi sede del tirocinio, sono proprio il titolo di studio elevato e la maggiore anzianità professionale. Anche in letteratura risulta che un’adeguata preparazione sia fondamentale, e che gli infermieri in possesso di un titolo più alto garantiscono una maggiore socializzazione e comunicazione con gli studenti.
Con la presente ricerca abbiamo voluto valutare, partendo dal vissuto degli infermieri che vi hanno partecipato, quali sono state le principali aree di criticità che i medesimi hanno dovuto affrontare nella loro prima esperienza lavorativa.
E ciò al fine non solo di confermare la necessità della presenza, già normativamente prevista, del tutor clinico, ma anche di individuare gli ambiti nei quali detta figura formativa dovrebbe maggiormente intervenire nell’accompagnamento dello studente durante il tirocinio e quindi essere preparata e formata negli appositi corsi da istituirsi sull’intero territorio nazionale.
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