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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09092013-163520


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ROSELLI, MARTINA
URN
etd-09092013-163520
Titolo
Riqualificazione di edilizia sociale pubblica : valutazione comparata della prestazione energetica di tre soluzioni d'involucro in regime transitorio.
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Arch. Gargari, Caterina
relatore Prof. Fantozzi, Fabio
Parole chiave
  • riqualificazione energetica
  • edilizia pubblica sociale
  • studio regime transitorio
Data inizio appello
30/09/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le condizioni socio-economiche ed i caratteri tecnico-costruttivi che hanno presieduto all’edificazione dell’ingente patrimonio residenziale dall’immediato dopoguerra sino ai primi anni ’80, è oggi soggetto ad un degrado fisico e ad un’obsolescenza funzionale importanti, ciò ha determinato negli ultimi anni una riflessione approfondita sulle strategie gestionali e sulle metodologie ed opportunità degli interventi di riqualificazione.
È possibile rilevare, ad oggi, in Italia così come in Europa, come una rilevante percentuale degli edifici residenziali abbia superato il limite di efficienza prestazionale in assenza di interventi, rendendo pertanto necessaria una ricognizione diffusa del deficit qualitativo del comparto abitativo; questo è dovuto al fatto che molti edifici sono stati costruiti prima dell’entrata in vigore di misure normative restrittive rispet¬to alla riduzione del consumo energetico, la gestione razionale delle risorse e l’efficienza degli impianti; ossia sono stati edificati prima della legge 373/1977, che conteneva le prime indicazioni e le prescrizioni per la co¬struzione di edifici ad alta efficienza energe¬tica, poi sostituita dalla L.10/91. In Italia il settore dell’edilizia residenziale pubblica gestisce circa 1 milione di alloggi; se consideriamo sicuramente privi di adeguato isolamento gli alloggi costruiti dal dopoguerra al 1981 (anno di entrata in vigore della legge 373), risultano circa 450 mila alloggi con necessità di intervento. Si tratta quindi di un patrimonio importante, il cui recupero costituirà una percentuale significativa dell’attività del settore edilizio, decisamente superiore agli interventi di nuova costruzione.
Nel presente lavoro di tesi si vuole approfondire la questione relativa alla reale necessità di intervento sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica, poiché essa costituisce un campo vasto e significativo per le problematiche che presenta ma anche per le grandi opportunità di miglioramento prestazionale del costruito che si possono conseguire.
La debolezza iniziale di numerosi quartieri ed edifici di abitazione sociale può infatti consentire una maggiore libertà negli interventi di riqualificazione ed il conseguimento di ottimi risultati a livello di miglioramento di prestazioni energetiche dello stesso con conseguente miglioramento del comfort abitativo.
La riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica è quindi un tema molto complesso e articolato nel quale convergono elementi di natura tecnologica e operativa, architettonica e urbanistica, economica e finanziaria, nonché sociale e politica.
Esistono numerosi esempi di interventi di riqualificazione riusciti in Europa, dove già da tempo ci si è mossi per cercare di arginare il problema dell’edilizia sociale che molto spesso viene sottovalutato o considerato di interesse marginale e quindi poco finanziata dalle amministrazioni pubbliche e lasciata al degrado.
L’Olanda, la Francia e la Germania, costituiscono degli esempi e posso rappresentare delle guide per intervenire in modo più diretto e tempestivo anche in Italia dove esistono già alcuni lavori di riqualificazione, soprattutto nel nord Italia (Bolzano, Bologna, Biella etc.).
In tale direzione si collocano le politiche comunitarie in materia di prestazioni energetiche in edilizia e l’importante sforzo dell’Unione Europea nella promozione di ricerche finalizzate al superamento degli ostacoli esistenti riguardo le attività di riqualificazione per garantire il raggiungimento dell’ obbiettivo di risparmio energetico e riduzione delle emissioni di gas serra.
La direttiva 2010/31 UE ed anche la più recente 2012/27 UE individuano nel patrimonio edilizio esistente un settore strategico per la riduzione dei consumi energetici, essendo responsabile del 40% dei consumi totali e delle emissioni di inquinanti in atmosfera, e definiscono specifiche prescrizioni da rispettare negli interventi di ristrutturazione importante e nell’intervento sulle parti funzionali più direttamente implicate nel controllo del comportamento energetico.
Nel presente lavoro di tesi scaturisce dalla collaborazione del Dipartimento di Ingegneria DESTEC dell’Università di Pisa con l’azienda pisana per l’edilizia sociale APES che opera nel territorio della provincia di Pisa con un compito assai rilevante sia per l’importanza sociale del soddisfacimento de diritto alla casa, sia per la considerevole dimensione del patrimonio dell’edilizia pubblica che tale azienda deve gestire per conto dei Comuni.
APES si contraddistingue, anche a livello nazionale, per i suoi progetti innovativi tra i quali, quello di maggior spicco, è sicuramente rappresentato dal ”Laboratorio LAS”, ossia laboratorio di abitanza sociale, che nasce con l’idea di sperimentare, a partire da una base di conoscenza già a disposizione, materiali, tecniche di costruzione e impianti di produzione di energia, calore ed acqua calda sanitaria in edifici pubblici di edilizia sociale esistenti da ristrutturare o da sostituire intervenendo quindi con tecniche di retrofit o di redevelopment.
Il “Laboratorio LAS” di APES può annoverare tra i progetti realizzati con successo : il programma di riqualificazione urbanistica delle case minime di San Lorenzo alle Corti nel Comune di Cascina
Il nostro lavoro di tesi è stato sviluppato proprio grazie a questa collaborazione con l’azienda APES, in particolare è stato sviluppato un progetto di riqualificazione del complesso edilizio, risalente agli anni 1948, sito in via Bronzetti, località Sant’Ermete, Pisa.
Lo scopo è stato quello di valutare la reale fattibilità dell’intervenire sul singolo appartamento a prescindere dal fabbricato; si è scelto quindi un appartamento “campione” per il quale sono state valutate e confrontate diverse possibilità di intervento in modo da raggiungere risultati in termini di risparmio energetico con conseguente riduzione delle emissioni di CO2; l’obbiettivo finale del Laboratorio, é quello di realizzare un appartamento sperimentale che diventi un laboratorio per eseguire misurazioni e studi di monitoraggio.
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