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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09082023-194848


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PEZZOTTI, MATTEO
URN
etd-09082023-194848
Titolo
Utilizzo di fili di sutura autobloccanti per tutta la fase ricostruttiva in corso di duodenocefalopancreasectomia robotica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Morelli, Luca
correlatore Dott. Di Franco, Gregorio
Parole chiave
  • duodenocefalopancreasectomia robotica
  • fili di sutura autobloccanti
  • robotic duodenocefalopancreasectomy
  • barbed suture
Data inizio appello
26/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/09/2093
Riassunto
L’intervento chirurgico principale per la resezione del tumore pancreatico che coinvolge la testa dell’organo è la duodenocefalopancreasectomia (DCP), che vede nella sua fase ricostruttiva il momento più critico. La pancreatico-digiunostomia è sicuramente l’anastomosi tecnicamente più difficile, seguita dall’epatico-digiunostomia e infine dall’anastomosi gastro-enterica.
Sebbene la chirurgia abbia rappresentato un enorme passo in avanti, essa ha comunque dei limiti, tra cui l’assenza del ritorno di forza per il chirurgo operatore, che quindi non riesce a dosare correttamente la pressione e la tensione con cui eseguire la sutura rischiando lacerazioni o deiscenze.
Solamente in tempi recenti sono stati introdotti sul mercato dei fili di sutura autobloccanti che grazie alla loro caratteristica superficie dentata permettono di superare i limiti precedentemente descritti. Essi oltre a migliorare il workflow della procedura chirurgica, eliminano il pericolo di retroscorrimento del filo, che quindi avrà maggiore tenuta e un automantenimento costante della tensione durante la sutura. Il chirurgo inoltre non ha la necessità di rimettere in tensione la sutura ad ogni passaggio d’ago, e di conseguenza diminuisce anche il tempo impiegato per la procedura.
Il gruppo di pazienti oggetto dello studio sono stati sottoposti a intervento di DCP robotica con l’utilizzo di fili di sutura autobloccanti, introdotti presso il nostro centro dal dicembre 2021, per tutte e tre le anastomosi. I monofilamenti utilizzati presso il nostro centro sono stati lo Stratafix spiral PDS 3/0 o 4/0 e V-LocTM 3/0 o 4/0.
I pazienti sono stati selezionati da un database prospettico ai fini dello studio retrospettivo. I 35 soggetti, operati tra il dicembre 2021 e l’agosto 2023, sono stati sottoposti ad un intervento di DCP con tecnica completamente robotica presso il nostro Centro di Chirurgia Pancreatica ad alto volume (>60 interventi/anno). Gli interventi robotici sono stati eseguiti tramite la piattaforma robotica “Da Vinci Xi” presso il Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Sono stati analizzati i dati preoperatori, intraoperatori e postoperatori.
La durata media dell’intervento è stata di 384,29 minuti. Il decorso post-operatorio è stato caratterizzato dalla comparsa di complicanze mediche nel 40% dei casi (di cui il 17,14% sono state complicanze respiratorie, il 17,14% complicanze cardiologiche) e di complicanze chirurgiche nel 17,14% dei casi. In nessun caso è stata riportata una fistola biliare mentre solo in 1/35 (2,86%), è stata riportata una fistola pancreatica di grado biochimico. In 2/35 casi (5,71%) si è verificato un reintervento: un caso per sanguinamento da un ramo dell’arteria mesenterica superiore e un caso per la deiscenza della duodeno-digiuno anastomosi. La degenza mediana è stata di 11 giorni. La mortalità a 30 giorni dell’intervento è stata del 2,86% (1/35 caso).
Nella nostra esperienza, le suture con fili autobloccanti hanno dimostrato efficacia e affidabilità durante l’intervento chirurgico. Non sono stati riportati casi, difatti, di strappamento del filo durante le procedure, e soprattutto hanno conferito una maggiore solidità alle anastomosi. Il miglioramento del workflow e l’aumento della fluidità dell’intervento giustificano l’utilizzo dei fili autobloccanti rispetto ai fili tradizionali. Essi hanno anche un vantaggio tecnico importante, ovvero quello di permettere al chirurgo operatore di lavorare da solo senza necessità di un secondo operatore che tenga in tensione il filo ad ogni passaggio dell’ago.
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