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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09082022-161126


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CIARFELLA, CHIARA
URN
etd-09082022-161126
Titolo
QUALI CARATTERISTICHE FISIOPATOLOGICHE HANNO A COMUNE I PAZIENTI CON FUNCTIONAL HEARTBURN E REFLUX HYPERSENSITIVITY SIA COME DIAGNOSI CONVENZIONALE CHE COME OVERLAP DELLA MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO? RISPOSTA DA UNO STUDIO PROSPETTICO SINGLE CENTER
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • pH-impedenziometria
  • reflux hypersensitivity
  • functional heartburn
  • malattia da reflusso gastroesofageo
Data inizio appello
27/09/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2092
Riassunto
Introduzione: Nei pazienti che presentano sintomi come pirosi e rigurgito ma il tempo di esposizione all'acido esofageo (AET) è in un range fisiologico, la consensus di ROMA IV definisce i tali sintomi esofagei di origine funzionale come functional heartburn (FH, assenza di correlazione temporale sintomo/reflusso) o in reflux hypersensitivity (RH, presenza di correlazione positiva sintomo/reflusso). È stato dimostrato che in alcuni casi la diagnosi di FH o RH possa sovrapporsi alla presenza di una malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) in assenza di adeguata risposta a terapia medica.
Scopo della tesi: Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato confrontare FH ed RH (diagnosi convenzionale) con i pazienti che presentavano la diagnosi di FH o RH in overlap ad una condizione di MRGE comprovata da esami endoscopici o fisiopatologici.
Materiali e Metodi: una serie consecutiva di pazienti con pirosi sono stati sottoposti a pH- impedenziometria (MIIpH) OFF-therapy, nei pazienti con bassa probabilità di avere MRGE (endoscopia negativa) o al contrario ON-therapy, nei pazienti con MRGE comprovata (da endoscopia o da precedente riscontro di AET alterato). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a questionari validati per valutare i sintomi di MRGE (Reflux Diagnostic Questionnaire, RDQ), lo stato emozionale (Hospital Anxiety and Depression Scale, HADS; e Visceral Sensitivity Index, VSI). Sono state inoltre valutate clinicamente la presenza di sintomi compatibili con altri disturbi funzionali del tratto gastrointestinale come: sindrome dell'intestino irritabile (IBS) e dispepsia funzionale (FD). La MRGE è stata definita dal puntro di vista fisiopatologico mediante il valore di AET (patologico: >6%, fisiologico <4%) e mediante il valore dell’impedenza basale media notturna (MNBI). Infine, le caratteristiche cliniche, fisiopatologiche, psicologica e quelle emozionali sono state confrontate nei pazienti con FH ed RH (di entrambi i gruppi). Come gruppo di controllo è stato utilizzato un numero di soggetti affetti da MRGE non erosiva (endoscopia negativa ma presenza di AET > 6% e completa risposta a terapia con PPI).
Risultati: i pazienti arruolati includevano 19 con RH (di cui 10 RH in overlap su MRGE), 60 con FH (31 con FH in overlap su MRGE) e 26 pazienti con NERD. Le caratteristiche epidemiologiche, cliniche, psicologiche e fisiopatologiche dei pazienti affetti da FH ed RH (diagnosi convenzionale) erano simili a quelle dei pazienti con RH ed FH in overlap con la MRGE. Quando confrontati con i pazienti affetti da NERD, le coorti combinate FH e RH mostravano punteggi sui questionari per l’ansia più elevati. I pazienti con FH che presentavano i valori di AET ed MNBI normali mostravano punteggi per la depressione più elevati (p = 0.008) mentre quelli per l’ansia si avvicinavano solamente alla significatività statistica senza raggiungerla (p = 0.059).
Conclusioni: I pazienti affetti da FH ed RH sia con diagnosi convenzionale che quando tali disturbi sono in overlap con la MRGE e motivo di mancata risposta a terapia con PPI presentano caratteristiche cliniche e fisiopatologiche, profilo emozionale e modalità di presentazione dei sintomi del tutto sovrapponibili. Tale risultato aprirà un importante dibattito sul management a lungo termine di questi pazienti.
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