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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09082022-124402


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PISANI, ZOE MARIA
URN
etd-09082022-124402
Titolo
La figura femminile nel cinema di Edoardo Winspeare
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Tognolotti, Chiara
Parole chiave
  • Winspeare
  • Edoardo
  • donne
  • cinema italiano
  • personagge
  • figura femminile
Data inizio appello
26/09/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/09/2062
Riassunto
L’argomento di questa trattazione riguarderà la produzione cinematografica del regista contemporaneo Edoardo Winspeare, di cui analizzerò, basandomi sulle teorie femministe del cinema, soprattutto le figure femminili protagoniste di tre film: Pizzicata (1996), Galantuomini (2008) e In grazia di Dio (2014).
Per analizzare al meglio l’argomento, la trattazione sarà divisa in tre capitoli.
Nel primo capitolo, per poter mettere in contesto storico e ambientale il lavoro del regista, si cercherà di creare una panoramica del cinema italiano contemporaneo degli anni ’90 e 2000, cercando di arrivare fino ai giorni nostri. Si toccheranno temi come la ripresa da parte di giovani registi contemporanei dell’insegnamento dei maestri del neorealismo italiano arrivando a parlare di “neo-neorealismo” secondo alcuni studiosi come Vito Zagarrio, soprattutto dopo il loro radicale allontanamento nei decenni precedenti la seconda metà degli anni ’90, e di quanto questo abbia cambiato il cinema attuale. Con la ripresa di modi e temi del neorealismo vi è anche una rinnovata volontà di trattare temi sociali, politici e culturali.
Essenziale, per esaminare i lavori di Edoardo Winspeare, sarà focalizzarsi sulla situazione cinematografica del Sud Italia, che esamineremo a livello produttivo, aumentato a partire dagli anni ’90 grazie a molti registi influenti sulla scena italiana come, per fare qualche esempio, Matteo Garrone o Ferzan Ozpetek, a livello della rappresentazione del paesaggio, dalla Campania, alla Puglia, alla Sicilia, e infine dei temi trattati che toccano specialmente questa parte d’Italia, come la mafia, la precarietà lavorativa, ma anche la musica popolare e la forza di ripresa dalla povertà o dalla mancanza di lavoro.
Il tezo capitolo riguarderà direttamente il regista: in un primo paragrafo si tratterà della biografia e carriera di Edoardo Winspeare, del suo legame con la Puglia e dell’origine del suo cinema interamente legato a questo ambiente, ai suoi pregi e ai suoi difetti e di come sia riuscito a raccontarli senza cadere nella trappola dello stereotipo; mentre in un secondo paragrafo si parlerà della preferenza di Winspeare nel narrare le sue storie attraverso personaggi femminili, facendone una panoramica per tutta la sua cinematografia, per poter illustrare al meglio la sua idea secondo cui la donna è ricollegata alla terra madre e alla forza del Sud.
L’ultimo capitolo, infine, analizzerà tre film del regista scelti appositamente per le loro protagoniste principali e per le attrici che le interpretano e, ovviamente, tutti ambientati in Salento: Pizzicata del 1996, la cui protagonista principale, Cosima, è interpretata da Chiara Torelli; Galantuomini del 2008, un racconto di mafia, con Donatella Finocchiaro nei panni di Lucia; per ultimo In grazia di Dio del 2014, cui la protagonista Adele è interpretata da Celeste Casciaro, attrice non professionista e moglie di Edoardo Winspeare.
L’analisi riguarderà la rappresentazione di queste figure femminili all’interno della narrazione, soprattutto secondo la teoria della personaggia, e se, quindi, esse riescono ad uscire dallo stereotipo della rappresentazione del genere femminile secondo il punto di vista maschile tipico del cinema.
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