Tesi etd-09082021-102751 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PALUMBO, GLORIA CLARA
URN
etd-09082021-102751
Titolo
Studio Drift
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Cortesini, Sergio
Parole chiave
- Lonneke Gordjin e Ralph Nauta
Data inizio appello
27/09/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2091
Riassunto
Il mio lavoro di ricerca tratterà le tematiche e le opere di un collettivo di designer e artisti di Amsterdam chiamato studio Studio Drift fondato nel 2007 da Lonneke Gordjin e Ralph Nauta.
Studio Drift ha creato negli ultimi anni di attività diverse teorie non solo sull'arte, ma anche sul modo di vivere il presente. Il necessario connubio tra uomo e natura per il collettivo deve essere aiutato da una terza parte: la tecnologia. L'uomo deve imparare a far parte di una collettività che lo aiuti e lo sostenga. L' umanità deve affrontare le avversità con coraggio sfruttandone i lati positivi. Queste alcune delle varie tematiche affrontate dal collettivo.
Mi piacerebbe descrivere quindi in questa tesi non solo le notevoli qualità estetiche delle opere di Studio Drift, ma anche la metafora che si cela dietro a tale bellezza.
Analizzerò le opere che sono costruite sul «patto di sopravvivenza reciproco» tra tecnologia e natura al quale spesso è aggiunta la figura dell’uomo. Il collettivo studia il rapporto che la tecnologia e la natura hanno con l’umanità che non è trattata mai in maniera egocentrica. La riflessione importante di Studio Drift su cui investigherò in questa tesi è che l’essere umano non coglie la grandezza della natura stessa, l’enorme evoluzione che ha rispetto agli esseri umani. Non conosce i propri confini, ma nonostante tutto riesce a superarli e creare l’impossibile. L’uomo non teme più la natura, come quando inventava divinità per proteggersi da essa. Non ha bisogno di temerla perché crede nella scienza e ha inventato la tecnologia, una nuova religione che lo rende più forte.
È importante dire che Studio Drift crede che a tecnologia sia fortemente positiva, nonostante l’uomo la usi non sempre in maniera corretta, è il risultato straordinario del fatto che l’umanità assume un ruolo attivo per accelerare la nostra evoluzione. Ricercherò nelle loro opere la componente tecnologica e d’ingegneria meccanica, lo studio si affianca per il lavoro di ricerca e analisi su software di loro invenzione e brevetti di nuove strutture high-tech partner come Microsoft o studi informatici specializzati.
Ritornerò quindi a esaminare la filosofia che spinge il duo alla riflessione sull’umanità che non è sempre negativa e riluttante. Studio Drift indaga continuamente in ogni opera sulla nuova identità dell’umanità attuale. La curiosità è la scoperta dei limiti umani e la ricerca incessante di come superarli, ma si affiancano a questa interessanti studi sulla condizione umana all’interno dei sistemi della società e il ruolo condizionante della massa all’interno della vita del singolo. L’uomo viene anche analizzato come essere in grado di evolversi e creare un proprio ambiente dinamico in grado di creare a sua volta altro cambiamento in una similitudine di metamorfosi ispirate a quelle naturali di alberi e fiori.
L’incontro ma anche lo scontro quindi tra natura, uomo e tecnologia saranno i temi centrali di questa ricerca, di cui Studio Drift sarà unico protagonista.
Gli artisti e i designer soprattutto sono i più grandi sintetizzatori al mondo, la cosa che gli riesce meglio è sintetizzare i bisogni umani e cercare di creare soluzioni per modificarle in positivo. Tenterò di capire in che modo il collettivo si pone nei confronti dei temi sociali e ambientali attuali . I due artisti si nutrono delle problematiche del presente e le fanno loro, cercando di sensibilizzare il pubblico non ad una meditazione sterile sull’opera d’arte in sé, ma in un momento di crisi climatica sottolineano la responsabilità che l’uomo ha sull’impatto ambientale. Schierati in favore del rispetto e del riciclo, valori ormai si spera quotidiani della società, creano incredibili opere con materiali di plastica riciclata e rifiuti chimici. È entusiasmante la loro idea di ricostruire il tetto della cattedrale di Notre Dame con tegole di plastica presa e riciclata dagli oceani. Vogliono ricostruire il nostro mondo in modo più sostenibile in fretta.
Proverò a definire in che modo riescano a credere che l’arte possa contribuire a plasmare il futuro migliore utopico che vedo nelle loro opere. Sempre più spesso si assiste a un impegno sociale dell’arte usata come mezzo, come cassa di risonanza della società, per me Studio Drift fa esattamente questo quando si occupa problemi e le dinamiche sociali e culturali del presente.
Studio Drift ha creato negli ultimi anni di attività diverse teorie non solo sull'arte, ma anche sul modo di vivere il presente. Il necessario connubio tra uomo e natura per il collettivo deve essere aiutato da una terza parte: la tecnologia. L'uomo deve imparare a far parte di una collettività che lo aiuti e lo sostenga. L' umanità deve affrontare le avversità con coraggio sfruttandone i lati positivi. Queste alcune delle varie tematiche affrontate dal collettivo.
Mi piacerebbe descrivere quindi in questa tesi non solo le notevoli qualità estetiche delle opere di Studio Drift, ma anche la metafora che si cela dietro a tale bellezza.
Analizzerò le opere che sono costruite sul «patto di sopravvivenza reciproco» tra tecnologia e natura al quale spesso è aggiunta la figura dell’uomo. Il collettivo studia il rapporto che la tecnologia e la natura hanno con l’umanità che non è trattata mai in maniera egocentrica. La riflessione importante di Studio Drift su cui investigherò in questa tesi è che l’essere umano non coglie la grandezza della natura stessa, l’enorme evoluzione che ha rispetto agli esseri umani. Non conosce i propri confini, ma nonostante tutto riesce a superarli e creare l’impossibile. L’uomo non teme più la natura, come quando inventava divinità per proteggersi da essa. Non ha bisogno di temerla perché crede nella scienza e ha inventato la tecnologia, una nuova religione che lo rende più forte.
È importante dire che Studio Drift crede che a tecnologia sia fortemente positiva, nonostante l’uomo la usi non sempre in maniera corretta, è il risultato straordinario del fatto che l’umanità assume un ruolo attivo per accelerare la nostra evoluzione. Ricercherò nelle loro opere la componente tecnologica e d’ingegneria meccanica, lo studio si affianca per il lavoro di ricerca e analisi su software di loro invenzione e brevetti di nuove strutture high-tech partner come Microsoft o studi informatici specializzati.
Ritornerò quindi a esaminare la filosofia che spinge il duo alla riflessione sull’umanità che non è sempre negativa e riluttante. Studio Drift indaga continuamente in ogni opera sulla nuova identità dell’umanità attuale. La curiosità è la scoperta dei limiti umani e la ricerca incessante di come superarli, ma si affiancano a questa interessanti studi sulla condizione umana all’interno dei sistemi della società e il ruolo condizionante della massa all’interno della vita del singolo. L’uomo viene anche analizzato come essere in grado di evolversi e creare un proprio ambiente dinamico in grado di creare a sua volta altro cambiamento in una similitudine di metamorfosi ispirate a quelle naturali di alberi e fiori.
L’incontro ma anche lo scontro quindi tra natura, uomo e tecnologia saranno i temi centrali di questa ricerca, di cui Studio Drift sarà unico protagonista.
Gli artisti e i designer soprattutto sono i più grandi sintetizzatori al mondo, la cosa che gli riesce meglio è sintetizzare i bisogni umani e cercare di creare soluzioni per modificarle in positivo. Tenterò di capire in che modo il collettivo si pone nei confronti dei temi sociali e ambientali attuali . I due artisti si nutrono delle problematiche del presente e le fanno loro, cercando di sensibilizzare il pubblico non ad una meditazione sterile sull’opera d’arte in sé, ma in un momento di crisi climatica sottolineano la responsabilità che l’uomo ha sull’impatto ambientale. Schierati in favore del rispetto e del riciclo, valori ormai si spera quotidiani della società, creano incredibili opere con materiali di plastica riciclata e rifiuti chimici. È entusiasmante la loro idea di ricostruire il tetto della cattedrale di Notre Dame con tegole di plastica presa e riciclata dagli oceani. Vogliono ricostruire il nostro mondo in modo più sostenibile in fretta.
Proverò a definire in che modo riescano a credere che l’arte possa contribuire a plasmare il futuro migliore utopico che vedo nelle loro opere. Sempre più spesso si assiste a un impegno sociale dell’arte usata come mezzo, come cassa di risonanza della società, per me Studio Drift fa esattamente questo quando si occupa problemi e le dinamiche sociali e culturali del presente.
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