Tesi etd-09082018-091908 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
STEFANI, BIANCA
URN
etd-09082018-091908
Titolo
Intervento precoce nella sindrome di Down: outcome a 5 anni
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cioni, Giovanni
Parole chiave
- intervento precoce
- outcome
- sindrome di Down
Data inizio appello
25/09/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2088
Riassunto
Questa tesi sperimentale si propone di valutare l’outcome a 5 anni di un gruppo di bambini, affetti da Sindrome di Down, trattati con un intervento precoce.
L’intervento, costituito da un trattamento multidisciplinare, è stato effettuato da un’equipe composta da uno psicologo, un neuropsicomotricista e una logopedista, su piccoli gruppi di 4 bambini, con un’età di 18 mesi e un livello simile di funzionamento. Tale intervento è stato eseguito presso l’I.R.C.C.S. (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Stella Maris di Calambrone (Pisa).
La ricerca intende valutare se i bambini che hanno ricevuto l’intervento precoce, presentano quozienti intellettivi verbali, di performance e totali (ottenuti tramite test WIPPSI-III) migliori rispetto ad un gruppo di bambini che ha effettuato soltanto attività di monitoraggio presso l’I.R.C.C.S. Stella Maris.
La tesi si articola in due sezioni. La prima parte si occupa delle disabilità intellettive, facendo riferimento al DSM-5 e riportando le differenze con il DSM-IV; viene presa in esame la letteratura sulla Sindrome di Down, descritta nei suoi aspetti epidemiologici, medici e neuropsichiatrici e nelle modificazioni cerebrali a livello strutturale e molecolare; e infine sono inoltre descritte le dinamiche del bambino Down in famiglia e della presa in carico precoce.
Nella seconda parte viene riportato il lavoro sperimentale svolto presso l’I.R.C.C.S. nel quale è stato valutato l’outcome a 5 anni dell’intervento precoce suddetto. In questa sezione vengono descritti i soggetti esaminati, i metodi utilizzati e i risultati ottenuti.
Dall’analisi dei risultati emerge che l’intervento precoce determina un miglior outcome a 5 anni dal punto di vista verbale, mentre non sembra portare miglioramenti ai quozienti di performance. Il miglioramento verbale è molto importante dato che questa funzione solitamente risulta essere compromessa nel profilo della sindrome di Down. Infine è stato valutato per tutti i bambini dei gruppi considerati il QI ed è stato confrontato con i valori riportati nella letteratura e riferiti al passato, riscontrando un incremento rispetto a quest’ultimo.
I risultati ottenuti da questo studio preliminare su un campione ristretto, non possono essere applicati all’intera popolazione anche perché statisticamente le differenze non sono significative; d’altra parte questo non significa che il trattamento non abbia avuto effetto, ma piuttosto induce ad un’estensione di questa analisi per ottenere ulteriori conferme.
L’intervento, costituito da un trattamento multidisciplinare, è stato effettuato da un’equipe composta da uno psicologo, un neuropsicomotricista e una logopedista, su piccoli gruppi di 4 bambini, con un’età di 18 mesi e un livello simile di funzionamento. Tale intervento è stato eseguito presso l’I.R.C.C.S. (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Stella Maris di Calambrone (Pisa).
La ricerca intende valutare se i bambini che hanno ricevuto l’intervento precoce, presentano quozienti intellettivi verbali, di performance e totali (ottenuti tramite test WIPPSI-III) migliori rispetto ad un gruppo di bambini che ha effettuato soltanto attività di monitoraggio presso l’I.R.C.C.S. Stella Maris.
La tesi si articola in due sezioni. La prima parte si occupa delle disabilità intellettive, facendo riferimento al DSM-5 e riportando le differenze con il DSM-IV; viene presa in esame la letteratura sulla Sindrome di Down, descritta nei suoi aspetti epidemiologici, medici e neuropsichiatrici e nelle modificazioni cerebrali a livello strutturale e molecolare; e infine sono inoltre descritte le dinamiche del bambino Down in famiglia e della presa in carico precoce.
Nella seconda parte viene riportato il lavoro sperimentale svolto presso l’I.R.C.C.S. nel quale è stato valutato l’outcome a 5 anni dell’intervento precoce suddetto. In questa sezione vengono descritti i soggetti esaminati, i metodi utilizzati e i risultati ottenuti.
Dall’analisi dei risultati emerge che l’intervento precoce determina un miglior outcome a 5 anni dal punto di vista verbale, mentre non sembra portare miglioramenti ai quozienti di performance. Il miglioramento verbale è molto importante dato che questa funzione solitamente risulta essere compromessa nel profilo della sindrome di Down. Infine è stato valutato per tutti i bambini dei gruppi considerati il QI ed è stato confrontato con i valori riportati nella letteratura e riferiti al passato, riscontrando un incremento rispetto a quest’ultimo.
I risultati ottenuti da questo studio preliminare su un campione ristretto, non possono essere applicati all’intera popolazione anche perché statisticamente le differenze non sono significative; d’altra parte questo non significa che il trattamento non abbia avuto effetto, ma piuttosto induce ad un’estensione di questa analisi per ottenere ulteriori conferme.
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