• Karl Raimund Popper (1902-1994)
• Charles Sanders Peirce (1839-1914)
• pragmatismo
• progresso scientifico

Finalità della tesi è mostrare come la riflessione epistemologica di K. R. Popper abbia come esito implicito una concezione pragmatica della nozione di progresso scientifico. Nel saggio "Tre differenti concezioni della natura umana" il filosofo austriaco sostiene che bisogna accettare come scopo della scienza soltanto un obiettivo che non impedisca lo sviluppo della ricerca, mentre in "Verità, razionalità e accrescersi della conoscenza" afferma che una teoria rappresenta un autentico progresso per la scienza in quanto soddisfa il requisito di successo empirico. Ammettendo con quest'ultimo parametro che solo una procedura induttiva rende possibile l'accrescersi della conoscenza, viene confrontata la sua metodologia con quella di C.S. Peirce, al fine di superare l'incoerenza. La chiave di soluzione è un metodo ipotetico-deduttivo integrato con un'induzione quantitativa che monitora la ricerca. La conclusione è quindi un modello razionalistico-pragmatico di teoria del progresso nella scienza.