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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09082015-221618


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NIRTA, ANTONIO
URN
etd-09082015-221618
Titolo
Analisi GIS dei fattori d'innesco e caratterizzazione dei materiali delle frane del 25 ottobre 2011 in Val di Vara (SP)
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Giannecchini, Roberto
correlatore Dott. Galanti, Yuri
correlatore Dott.ssa Bartelletti, Carlotta
relatore Dott. D'Amato Avanzi, Giacomo Alfredo
Parole chiave
  • fattori di innesco
  • frane
Data inizio appello
25/09/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2085
Riassunto
Riassunto
Il 25 ottobre 2011 un intenso sistema temporalesco ha colpito la Liguria Orientale (Val di Vara e Cinque Terre) e la Toscana nord-occidentale (Val di Magra). La perturbazione ha avuto una durata complessiva di 24 ore, anche se la fase parossistica è stata di circa 6 ore con un’intensità media di 67 mm/h. Tale fenomeno atmosferico ha provocato centinaia di frane superficiali, danni alle infrastrutture, nonché vittime tra la popolazione residente.
Il presente lavoro di Tesi si inserisce all’interno del progetto di ricerca promosso dall’Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Magra, avente come scopo lo studio dei fattori più importanti di innesco (geologici, geomorfologici, idrogeologici, uso del suolo etc.) delle frane superficiali che l'evento pluviometrico ha prodotto all’interno del bacino del Torrente Gravegnola (Val di Vara) e delle caratteristiche geotecniche dei terreni di copertura coinvolti dai dissesti.
Il presente lavoro ha previsto diverse fasi:
• creazione, sulla base di un rilevamento preesistente dei dissesti, di una banca dati cartografica ed alfanumerica delle frane contenente le informazioni geologiche-geomorfologiche e di uso del suolo relative ad ogni sito di attivazione dei dissesti;
• analisi statistica sull’occorrenza delle frane in relazione ai parametri geologici-geomorfologici e morfometrici delle aree d’innesco;
• selezione dei siti di attivazione delle frane per l’esecuzione di prove di permeabilità e per il prelievo dei campioni da analizzare in laboratorio, sulla base della rappresentatività dei siti e sulla base della logistica;
• esecuzione di prove di permeabilità in sito e di analisi di laboratorio per la classificazione granulometrica e la determinazione dei limiti di consistenza dei terreni coinvolti nei dissesti.
L'evento del 25/10/2011 ha provocato nell'area di studio almeno 527 frane. Tali frane, secondo la classificazione di Hungr et al. (2014), sono state classificate come: debris slides (368), debris avalanches (87), debris flows (70) e debris floods (2). La maggior parte delle frane ha interessato le coperture detritiche di rocce pelitiche e sedimentarie, su versanti esposti prevalentemente verso i quadranti meridionali e con pendenze comprese tra 26-35°.
Per quanto riguarda l’uso del suolo il maggior numero di frane si è innescato in aree boschive (boschi di conifere, boschi di castagno e i boschi misti mesofili). Debris slides e debris avalanches si sono innescati prevalentemente su versanti rettilinei e concavi, mentre i debris flows nelle concavità morfologiche.
Le prove di permeabilità hanno fornito valori del coefficiente di permeabilità della copertura che vanno dai 10-4 ai 10-5 m/s, indicando quindi terreni mediamente permeabili.
Secondo la classificazione proposta dall’AGI (Associazione Geotecnica Italiana) la maggior parte dei campioni è stata classificata come sabbie con limo e ghiaie con sabbia.
I risultati ottenuti da questo studio di Tesi, integrati con ulteriori studi specifici, potrebbero essere utili ai fini della valutazione della pericolosità di frana.

Abstract
On 25 October 2011, a heavy rainstorm hit the Eastern Liguria (Vara Valley and Cinque Terre area) and Northwestern Tuscany (Magra Valley). The meteorological event lasted 24 hours, with a peak of six hours (between 10:00 am and 4:00 pm) and a mean intensity of 67 mm/h. It caused hundreds of shallow landslides, damage to infrastructures and 12.
This thesis is part of a project promoted by Interregional River Basin Authority, with the aim of the investigation the role of some predisposing factors (geology, geomorphology, hydrogeology, land use) on the landslide occurrence in the Gravegnola Torrent and the analysis of the main geotechnical characteristics of soil covering involved in landslides.
The present work have comprised various phases:
o creation, on the basis of a pre-existing landslide inventory, of a cartographic and alphanumeric database, including the main geological, geomorphological and land use features of the landslides source areas;
o statistical analysis of the relationship between geological-geomorphological-morphometric parameters and landslide occurrence;
o selection of source areas for execution of permeability tests and collection of soil samples, on the basis of site representativeness and logistics;
o fieldwork and data collecting through the execution of in situ permeability tests in order to evaluate the hydraulic conductivity of the soil and collection of soil samples for the laboratory analysis aimed to obtain the grain size classification and the Atterberg limits of the soils involved into landslides.
In the study area, the 25 October 2011 pluviometric event caused at least 527 landslides. According to Hungr et al. (2014) classification, these landslide were classified as debris slides (368), debris avalanches (87), debris flows (70) and debris flood (2). Most of them mainly occurred on the soil covering of pelitic and sedimentary rocks, located mainly south facing slopes on south facing with gradient classes to 26-35°. As regards the land use, the majority of landslides triggered in wooded areas (coniferous forests, chestnuts, mesophyll mixed woodlands). Debris slides and debris avalanches were triggered mainly on convex and straight slopes while debris flows were located on concave slopes.
The permeability coefficient of soils ranges from 10-4 up to 10-5 m/s. In accordance with AGI (Italian Geotechnical Association) classification, most of the samples were classified as silty-sands and sandy gravels.
The results obtained from this thesis would be useful for future creation of landslide susceptibility maps and landslide risk scenarios.
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