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Thesis etd-09082014-190142


Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
MACCIONI, ALICE
URN
etd-09082014-190142
Thesis title
Russi in Italia: le memorie di Nikolaj Kupfer
Department
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Course of study
TRADUZIONE LETTERARIA E SAGGISTICA
Supervisors
relatore Denissova, Galina
Keywords
  • Kupfer
  • lingua-cultura
  • memoriali di guerra
Graduation session start date
29/09/2014
Availability
Withheld
Release date
29/09/2084
Summary
L’oggetto di studio del presente lavoro è il manoscritto inedito del russo Nikolaj Kupfer, interamente ritrascritto, attività questa preliminare, e qui tradotto in italiano per la prima volta. L’esperienza dell’emigrazione vissuta dall’autore, esponente del primo flusso migratorio russo, ci offre un punto d’osservazione sulla lingua e sulle complesse reti di relazioni affettive, culturali, sociali, oltre che linguistiche, ad essa legate. L’incontro con l’altro, con una cultura diversa e concezioni del mondo diverse, si riflette inevitabilmente e in primo luogo nella lingua. Quest’ultima, come vedremo, diventa veicolo di identità, allo stesso modo in cui le intrusioni lessicali dalle altre lingue segnalano la diversità e la distanza.
I primi due capitoli costituiscono il riferimento al contesto storico dei due manoscritti tradotti, rispettivamente sul massacro di Montesole, meglio conosciuto sotto la formula di Strage di Marzabotto, e sul fenomeno del collaborazionismo russo, avendo il nostro autore combattuto con i tedeschi durante la Seconda Guerra mondiale inviso al regime sovietico.
Il terzo capitolo, più prettamente linguistico, concerne una rassegna sugli indirizzi recenti della linguistica russa, in particolare, il nesso lingua-cultura e il concetto di immagine linguistica del mondo, sui quali si concentrano a partire dagli ultimi quindici anni numerosi gruppi di ricerca russi; e il fenomeno dello Jazych Russkogo Zarubez’ja, o lingua dell’estero russa. Il primo introdurrà all’analisi di parole-chiave a cui l’autore conferisce un particolare significato, spesso attraverso l’uso di elementi grafici che abbiamo deciso di mantenere nella traduzione, dato il valore semiotico ad essi assegnato dall’autore. La breve esposizione dell’approccio linguistico-descrittivo portato avanti tra gli altri dalle linguiste russe Zemskaja e Glovinskaja nell’ambito della lingua della emigrazione russa e qui adottato nell’analisi linguistica dei testi tradotti introduce al quarto capitolo, dove si esaminano le peculiarità della lingua dell’autore alla luce dei tratti caratteristici della lingua del primo flusso migratorio. Tuttavia, l’approccio delle linguiste è qui rivisto nella sua idea di fondo, ovvero che intrusioni da altre lingue siano da considerarsi un indice di perdita della lingua nell’emigrante, alla luce della più recente letteratura sull’argomento più attenta ai valori affettivi, emotivi, espressivi coinvolti nell’uso del linguaggio.
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