Thesis etd-09082014-135457 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
BANDECCHI, CLAUDIA
URN
etd-09082014-135457
Thesis title
Blu.
Ricerca e catalogazione delle informazioni sullo street artist anonimo e considerazioni sull'opera.
Department
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Course of study
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Supervisors
relatore Prof. Cortesini, Sergio
Keywords
- analisi
- Blu
- ricerca
- street art
Graduation session start date
29/09/2014
Availability
Withheld
Release date
29/09/2084
Summary
La tesi propone un’indagine sull’artista contemporaneo Blu con lo scopo di raccogliere informazioni, inventariarle e successivamente analizzarle, proponendo una chiave di lettura della produzione artistica dell’autore.
Questo artista, pur avendo raggiunto una fama internazionale e avendo viaggiato in molte parti del mondo lasciando sempre traccia del suo segno, rimane comunque una figura anonima, priva di un volto e di un nome. Della vita personale di Blu non si sa e non si può sapere quasi niente, il curatore Stefano Questioli afferma che se l’artista potesse «eviterebbe di chiamarsi» . Il nomignolo stesso, “Blu”, è senza significato, è un nome che scelse in età giovanile quando iniziò a dipingere per strada come qualsiasi altro ragazzo appartenente alla sottocultura hip-hop. Banalmente gli piaceva il colore.
L’opera di Blu,nel 2011, è stata segnalata da “The Observer” nella classifica delle dieci opere di street art migliori in circolazione assieme alle opere di personalità come Banksy e Keith Haring .
La prima fase della ricerca ha consistito nel condurre uno studio sugli aspetti socio-culturali, artistici e storici del fenomeno Street art, in quanto Blu è nato ed emerso all’interno di questo contesto culturale. La Street art è un fenomeno le cui performance sono accumunate non tanto dal media realizzativo quanto più dal luogo d’esecuzione e di fruizione: la strada. Avendo la strada come luogo d’attuazione, le creazioni riconducibili alla street art sono quantomeno in origine legate alla sfera dell’illegalità e rivendicano una riappropriazione degli spazi, ricalcando senza necessità d’approvazione ufficiale le modalità espositive della comunicazione pubblicitaria.Si potrebbero individuare differenti filoni in relazione alle tecniche utilizzate, ma questo tipo di operazione è tanto semplice quanto poco significativa. Diverso è il discorso sulle poetiche: vi sono artisti che agiscono su un piano concettuale, altri che utilizzano un linguaggio simbolico, altri ancora che sviluppano una ricerca di tipo più formale. Il quadro è molto complesso, tanto quanto quello dell’arte contemporanea in generale, ma è un punto di partenza utile per contestualizzare l’artista in esame.
Nella seconda parte del lavoro mi sono concentrata sulla figura di Blu cercando di ricostruirne la storia e le possibili influenze. Nella mia ricerca non mi sono potuta affidare a un dialogo diretto con l’artista in quanto ha affermato di non essere interessato ad apparire né a dare alcuna informazione aggiuntiva, oltre a quelle che si possono trovare nel suo blog on-line. Inoltre bisogna tenere presente che manca una letteratura critica riguardo l’artista, ho trovato quindi utile tracciare un’analisi dei “luoghi” che Blu ha attraversato a partire da Bologna, città in cui ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, dai centri sociali, spazi di elezione per i suoi murales, fino ai viaggi in Sud America.
L’ultima parte del lavoro consiste nella presentazione della produzione artistica di Blu, i murali e i video di animazioni, compresa nell’arco temporale 2000-2013. Ho condotto, quindi, un’analisi stilistica delle opere e ho dato una lettura contenutistica, tentando di avanzare proposte interpretative, suddividendo l’opera di Blu in grandi aree tematiche.
Questo artista, pur avendo raggiunto una fama internazionale e avendo viaggiato in molte parti del mondo lasciando sempre traccia del suo segno, rimane comunque una figura anonima, priva di un volto e di un nome. Della vita personale di Blu non si sa e non si può sapere quasi niente, il curatore Stefano Questioli afferma che se l’artista potesse «eviterebbe di chiamarsi» . Il nomignolo stesso, “Blu”, è senza significato, è un nome che scelse in età giovanile quando iniziò a dipingere per strada come qualsiasi altro ragazzo appartenente alla sottocultura hip-hop. Banalmente gli piaceva il colore.
L’opera di Blu,nel 2011, è stata segnalata da “The Observer” nella classifica delle dieci opere di street art migliori in circolazione assieme alle opere di personalità come Banksy e Keith Haring .
La prima fase della ricerca ha consistito nel condurre uno studio sugli aspetti socio-culturali, artistici e storici del fenomeno Street art, in quanto Blu è nato ed emerso all’interno di questo contesto culturale. La Street art è un fenomeno le cui performance sono accumunate non tanto dal media realizzativo quanto più dal luogo d’esecuzione e di fruizione: la strada. Avendo la strada come luogo d’attuazione, le creazioni riconducibili alla street art sono quantomeno in origine legate alla sfera dell’illegalità e rivendicano una riappropriazione degli spazi, ricalcando senza necessità d’approvazione ufficiale le modalità espositive della comunicazione pubblicitaria.Si potrebbero individuare differenti filoni in relazione alle tecniche utilizzate, ma questo tipo di operazione è tanto semplice quanto poco significativa. Diverso è il discorso sulle poetiche: vi sono artisti che agiscono su un piano concettuale, altri che utilizzano un linguaggio simbolico, altri ancora che sviluppano una ricerca di tipo più formale. Il quadro è molto complesso, tanto quanto quello dell’arte contemporanea in generale, ma è un punto di partenza utile per contestualizzare l’artista in esame.
Nella seconda parte del lavoro mi sono concentrata sulla figura di Blu cercando di ricostruirne la storia e le possibili influenze. Nella mia ricerca non mi sono potuta affidare a un dialogo diretto con l’artista in quanto ha affermato di non essere interessato ad apparire né a dare alcuna informazione aggiuntiva, oltre a quelle che si possono trovare nel suo blog on-line. Inoltre bisogna tenere presente che manca una letteratura critica riguardo l’artista, ho trovato quindi utile tracciare un’analisi dei “luoghi” che Blu ha attraversato a partire da Bologna, città in cui ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, dai centri sociali, spazi di elezione per i suoi murales, fino ai viaggi in Sud America.
L’ultima parte del lavoro consiste nella presentazione della produzione artistica di Blu, i murali e i video di animazioni, compresa nell’arco temporale 2000-2013. Ho condotto, quindi, un’analisi stilistica delle opere e ho dato una lettura contenutistica, tentando di avanzare proposte interpretative, suddividendo l’opera di Blu in grandi aree tematiche.
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