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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09082008-152132


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
STIACCINI, GIULIA
URN
etd-09082008-152132
Titolo
Ruolo del Resveratrolo nella protezione del danno renale ischemico: possibile ruolo del BDNF
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE FISIOPATOLOGICHE GENERALI
Relatori
Relatore Prof. Giovannini, Luca
Parole chiave
  • BDNF
  • Ischemia e Riperfusione
  • RSV
Data inizio appello
25/09/2008
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2048
Riassunto
RIASSUNTO

Introduzione: Il danno ischemico renale rappresenta la causa d’insufficienza renale acuta sia nel rene nativo che in quello trapiantato. Infatti, durante il processo di riperfusione, successivo all’ischemia, si verifica un aumento di radicali liberi dell’ossigeno soprattutto a livello di cellule endoteliali e tubulari che possono portare all’apoptosi o alla morte cellulare. Numerosi studi hanno evidenziato un ruolo fondamentale nella protezione di questo tipo di danno da parte di molecole vasoattive; alcuni composti, come il Resveratrolo, un polifenolo naturale dell’uva, sono efficaci nella protezione del danno da ischemia-riperfusione (IR) grazie all’attività antiossidante ed all’azione NO-mediata. A tale proposito recentemente è stato osservato che le neurotrofine, una famiglia di fattori di crescita, oltre alla ben nota azione neuropoietica, possono promuovere la sopravvivenza delle cellule endoteliali e indurre la neoangiogenesi nei tessuti ischemici.
Scopo della ricerca: Nel nostro studio abbiamo voluto valutare se il danno ischemico a livello renale sia associato ad una variazione dei livelli delle neurotrofine BDNF e se l’azione nefroprotettiva del Resveratrolo possa essere dovuta anche ad una modulazione del BDNF.
Materiali e metodi: Sono stati utilizzati 48 ratti femmine Wistar (Harlan,Italy) adulti sani, con un peso circa gr.140±20 e divisi in due sottogruppi sperimentali: 1) Ischemia-Riperfusione e sacrificio dopo 90min.; 2) Ischemia-Riperfusione e sacrificio dopo 24h. A loro volta sono stati suddivisi in quattro gruppi: 1) Controlli sani (“C”); 2) Controlli trattati con Resveratrolo (“C+RSV”); 3) Ischemia-riperfusione (ISK); 4) Ischemia-riperfusione trattati con Resveratrolo (RSV). Gli animali trattati hanno ricevuto 100µl per 100gr di peso corporeo di Resveratrolo 10µM I.V. 1 ora prima dell’evento ischemico. Dopo anestesia con cloralio idrato, nei ratti ischemizzati è stata isolata e clampata l’arteria renale sinistra per 45 minuti, quindi è stato ristabilito il flusso, gli animali suturati e sacrificati dopo 24 ore o 90min. In questa sede è stato prelevato il plasma ed espiantati i reni di cui una porzione è stata inclusa in formalina neutra tamponata per l’immunoistochimica (TUNEL) e la valutazione istologica mediante colorazione ematossilina-eosina, mentre la restante è stata congelata tramite immersione in azoto liquido e conservata a –80° fino al momento dell’omogenizzazione. In seguito all’omogenizazione i reni insieme ai plasmi sono stati dosati attraverso un dosaggio ELISA per valutare la concentrazione del BDNF.
Risultati: L’analisi istologica evidenzia un danno tubulare esteso nei ratti del gruppo ISK, caratterizzato da un assottigliamento dell’epitelio tubulare e tubulointerstiziale, inoltre è possibile evidenziare una riduzione della cellularità glomerulare e la presenza di aneurismi. Il gruppo trattato con RSV prima dell’ischemia presenta una riduzione del danno ischemico sia a livello glomerulare che tubulare. I dosaggi ELISA effettuati sui campioni di reni ischemici, di reni ischemici con iniezione di Resveratrolo e di reni controllo hanno evidenziato differenti livelli di BDNF; in particolare si osserva una diminuzione significativa dei livelli di BDNF renale nei campioni ISK, mentre nei campioni RSV non sono significativamente ridotti rispetto al controllo. Inoltre, i dosaggi ELISA effettuati sui campioni di plasma hanno contribuito ad evidenziare come il gruppo ISK mostri una significativa riduzione rispetto al controllo, mentre il gruppo RSV presenta valori non significativamente diversi dal controllo.
Conclusioni: Dai risultati sperimentali ottenuti, possiamo concludere che nel nostro modello sperimentale si osserva un danno ischemico a livello renale dopo 45 minuti di ischemia, e che la somministrazione di Resveratrolo ha un’azione nefroprotettiva. Il danno ischemico provoca una riduzione significativa del BDNF sia a livello renale sia a livello plasmatico; il trattamento del rene con Resveratrolo determina un incremento significativo del BDNF a livello renale rispetto ai reni ischemici, aumento che è significativo anche rispetto ai valori controllo. A livello plasmatico si evidenzia un aumento significativo di tale parametro nel rene trattato con Resveratrolo rispetto ai valori rilevati nel rene ischemico, pur rimanendo significativamente minore rispetto ai valori rilevati nel rene controllo. I nostri risultati non sono ancora in grado di stabilire se il Resveratrolo è direttamente responsabile della modulazione del BDNF.
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