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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09082008-124101


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
AVAGLIANO, ESTER
URN
etd-09082008-124101
Titolo
Percorso latex-safe: dall'istituzione alla verifica clinica.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Giunta, Francesco
Parole chiave
  • latex-safe
  • lattice
  • anafilassi
Data inizio appello
25/09/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’ anafilassi è una severa reazione di ipersensibilità immediata, potenzialmente letale, che coinvolge molteplici organi e sistemi. La prevalenza dell’anafilassi in anestesia varia da 1/3500 a 1/13.000 in Francia mentre in studi condotti in Australia è stato stimato un valore pari a 1/10.000-1/20.000, con un tasso di mortalità che varia dal 2% al 6%.
Le sostanze che più frequentemente sono causa di reazioni anafilattiche in anestesia sono i miorilassanti e nelle ultime due decadi il lattice è emerso come seconda causa in termini di frequenza, determinando il 16-17% dei casi di anafilassi intraoperatoria.
Il lattice è il principale costituente di oltre 40.000 prodotti medici e di uso comune ed i guanti rappresentano il principale oggetto associato ad allergia al lattice. Evitare l’utilizzo del lattice completamente, specialmente in ambiente sanitario, è dunque praticamente impossibile, per cui l’approccio più realistico per affrontare il problema dell’allergia al lattice si fonda sul minimizzare l’esposizione.
Il termine “Latex-safe” si riferisce ad un ambiente e/o prodotti standardizzati che non pongono il paziente allergico e/o sensibilizzato al lattice al rischio di allergia, perché evitano l’esposizione diretta e/o indiretta ( es.: inalazione) al lattice, pur non eliminando completamente la presenza di prodotti in lattice.
Questo studio retrospettivo ha lo scopo di valutare l’efficacia clinica dell’iter diagnostico-terapeutico intrapreso dai pazienti candidati ad intervento chirugico e sottoposti ad uno specifico questionario volto ad evidenziare sospetta allergia e/o sensibilizzazione al lattice. Il database dello studio è stato ottenuto dalle segnalazioni derivate dal questionario ottenute dal 1 Gennaio 2005 al 24 Giugno 2008.
Il percorso diagnostico prevede che tutti i sospetti vengano sottoposti ad una visita allergologica, che confermi o escluda l’allergia e/o la sensibilizzazione al lattice. Essa consta di tre fasi sequenziali: prick test cutaneo per lattice, test d’uso e dosaggio delle IgE specifiche per il lattice.
Nello studio viene in una prima parte descritto l’iter diagnostico condotto dai pazienti segnalati dal questionario come sospetti per allergia al lattice.
Nella seconda parte dello studio è stata valutata l’efficacia clinica del percorso latex-safe osservando il decorso intraoperatorio dei pazienti che vi si sono sottoposti, ed effettuando un confronto caso controllo. Sono stati considerati quattro parametri: pressione arteriosa media, la frequenza cardiaca, la saturazione arteriosa di ossigeno, l’ end tidal CO2 (EtCO2). Nello specifico è stata calcolata la variazione media del valore di ogni parametro avvenuta durante l’intervento chirugico. E’stato utilizzato il test T di Student per la validazione statistica dei risultati, considerando significativo P<0,05. Il test t di Student ha evidenziato che non esistono differenze statisticamente significative tra casi e controlli nell’ambito dei parametri considerati. Pertanto questo studio evidenzia che, nel campione considerato, grazie all’applicazione del percorso latex-safe, il paziente allergico al lattice è sovrapponibile ad un paziente non allergico, in termini di decorso intraoperatorio indipendentemente dal tipo di intervento chirurgico eseguito, dal tipo di premedicazione e dalla tecnica anestesiologica utilizzata.
E’ stata infine confrontata la degenza totale di tutti i pazienti sottoposti al percorso latex-safe, con la degenza media prevista dal sistema DRG aziendale per ogni specifico intervento chirurgico eseguito: i pazienti rientrano nei tempi di degenza previsti, fatta eccezione di quattro casi, la cui causa però non è attribuibile ad allergia al lattice, evidenziando presumibilmente un regolare decorso postoperatorio.
L’attuazione del percorso latex-safe risulta dunque essere, nel campione studiato, un approccio adeguato a proteggere il paziente allergico dai rischi che corre all’interno di una comune sala operatoria.
Questo studio si propone di essere uno studio pilota che dia il via ad ulteriori studi, relativi a casistiche numericamente maggiori, il cui fine sia un utilizzo più razionale del lattice e un’adeguata modalità di approccio nei confronti del paziente allergico al lattice.
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