• nanotubi di Carbonio
• PVP
• mosfet
• thin film transistor

Grazie alla costante innovazione di materiali e tecnologie, nel corso degli ultimi 20 anni le applicazioni dell'elettronica hanno riscosso successo negli ambiti più svariati, come la medicina, l'automotive, le telecomunicazioni, la domotica, il monitoraggio ambientale e industriale, lo sport.
In particolare, i TFT (thin film transistor) sono dispositivi realizzati depositando tutti i componenti di un transistore MOSFET (contatti metallici, ossido e semiconduttore) su di un substrato non conduttivo.
A seconda del materiale utilizzato per questo tipo transistori, si possono avere proprietà come flessibilità, leggerezza e biocompatibilità, caratteristiche che fanno pensare ad applicazioni indossabili, biomedicali, sensoristiche, ma anche usa e getta.
Questa Tesi si propone di fabbricare dei dispositivi TFT su substrati rigidi, come vetro e quarzo (SiO2), servendosi sia della tecnologia di stampa inkjet che di tecniche di deposizione, e con l'uso di materiali organici in qualità di dielettrico e semiconduttore.
La tecnologia inkjet permette di realizzare geometrie customizzate con una risoluzione micrometrica; è una tecnica poco costosa, compatibile con una vasta gamma di substrati, potenzialmente anche flessibili e di forme irregolari, adatta alla produzione industriale su larga scala.
È stata utilizzata la stampa inkjet sia per la fabbricazione di contatti metallici che per l'aggiunta del materiale semiconduttivo d'elezione, i nanotubi di Carbonio, nella forma di inchiostri dedicati.
Il materiale dielettrico PVP, un polimero dalle interessanti proprietà ed adatto a soluzioni flessibili, è stato deposto per spin-coating; tale deposizione è stata soggetta ad un tuning dei parametri di fabbricazione (velocità, tempi, temperatura, aggiunta di passi termici etc.) al fine di ottimizzare le performance del dielettrico.
Questa Tesi è suddivisa nel modo seguente: nel Capitolo 1 si introducono i concetti basilari dell'elettronica stampata, le proprietà dei dielettrici polimerici e dei nanotubi di Carbonio; nel Capitolo 2 si spiega la fabbricazione dei dispositivi prodotti, con dettagli su procedure e materiali utilizzati; nel Capitolo 3 vengono presentati e commentati i risultati sperimentali ottenuti per i dispositivi.