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Il presente lavoro si propone di individuare e specificare la struttura formale del concetto di Froemmigkeit, o pietà religiosa, nel pensiero di Schleiermacher. In particolare l'obiettivo è quello di mostrare come questa nozione sia fondata su un polarismo formale interno: l'essenza della Froemmigkeit si muoverebbe lungo due poli in continuo rimando reciproco, laddove entrambi i termini alludono ad un'unità più alta che li include e li supera. Un tale dispositivo viene portato alla luce, in primo luogo, da un'analisi storica del dibattito sulla prima edizione della Glaubenslehre tra 1822 e 1829 (Capitolo 1); in secondo luogo, da un'analisi teorica delle sue opere principali ovvero Discorsi sulla religione, Dialettica e Dottrina della Fede (Capitolo 2). L'immagine dell'ellisse, fornita dallo stesso Schleiermacher in una lettera a Jacobi, riassume al meglio questo dualismo a tratti paradossale che si ritrova alla base della sua proposta filosofica e teologica.