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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09072017-102530


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LANDUCCI, ALESSANDRO
URN
etd-09072017-102530
Titolo
STUDIO DELL'EFFICACIA DELL'UTILIZZO DI ACIDO PERACETICO (PAA) PER LA DISINFEZIONE DI ACQUE SUPERFICIALI
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott. Verani, Marco
Parole chiave
  • acido peracetico (PAA)
  • acque a uso ricreativo
  • acque superficiali
  • disinfezione
  • indicatori di contaminazione
Data inizio appello
25/09/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2087
Riassunto
Le acque ad uso ricreativo possono essere contaminate da microrganismi a trasmissione fecale tra i quali virus, batteri, protozoi, funghi ed elminti patogeni per l’uomo. Le principali vie di trasmissione sono rappresentate da ingestione, inalazione e contatto (con gli occhi, padiglioni auricolari o pelle) di acqua contaminata. La zona geografica oggetto di studio è rappresentata dal litorale apuo-versiliese. È una pianura a ridosso delle Alpi Apuane caratterizzata da difficoltà di drenaggio delle acque, corsi d’acqua a regime torrentizio, alta densità di popolazione che aumenta nel periodo del turismo. In quest’area sono presenti tre corsi di acqua, denominati fosso Fiumetto, fosso Motrone e fossa dell’Abate che, a causa delle criticità nel sistema di depurazione e di drenaggio, trasportano un elevato carico microbico fecale. Per questo motivo, le rispettive foci fluviali sono spesso oggetto di divieto di balneazione, a causa dei valori a mare superiori a quelli stabiliti dalla legge (D. Lgs. 116/2008). Per ridurre la contaminazione batterica a mare è stato stipulato un accordo di programma (Decreto 7 Ottobre del 2014, n° 148) in cui è stata decisa l’adozione di un sistema di disinfezione in fase liquida basato su acido peracetico (PAA), con impianti di dosaggio di PAA nelle vasche delle idrovore e nell’alveo dei corsi d’acqua. Il piano di monitoraggio è articolato in due fasi, una fase di pre-opera per studiare la situazione microbiologica della zona prima dell’utilizzo del disinfettante e una fase di messa a punto del dosaggio di PAA. La presente tesi affronta la sperimentazione che interessa due idrovore recapitanti nella Fossa dell’Abate (di seguito identificate come idrovora di Via Fratti e idrovora di Villa Luporini) con 6 punti di campionamento, di cui 4 nell’Idrovora di Via Fratti (tre punti di campionamento a monte e uno a valle della disinfezione con PAA) e 2 nell’Idrovora di Villa Luporini (un punto di campionamento a monte e uno a valle della disinfezione con PAA).
In fase di pre-opera, sono stati effettuati tre campionamenti con condizione di tempo asciutto, in fase di messa a punto del dosaggio, sono state condotte 25 campagne di campionamenti, 21 in tempo asciutto e 3 in tempo di pioggia a cui è stata aggiunta una ulteriore campagna in occasione di un evento meteorico puntuale. I campioni sono stati analizzati per indicatori di contaminazione fecale, batterici (E. coli ed Enterococchi intestinali-EI) e virali (colifagi), e per patogeni umani, batterici (Salmonella spp.). La determinazione degli indicatori batterici è stata effettuata attraverso metodi standardizzati: Colilert (ISO 11133:2014) ed Enterolert (ISO 11133:2014). I colifagi F-specifici sono stati misurati con metodo colturale utilizzato dall’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente (EPA) per il monitoraggio delle acque potabili (Metodo EPA 1602) Salmonella spp. con metodo colturale standardizzato (APAT-IRSA 7080:2003).
La sperimentazione si è concentrata a livello di due impianti idrovori, per i quali è stata espressa l’efficacia di disinfezione attraverso la Log reduction (Log (Concentrazione a monte del trattamento)-Log (Concentrazione a valle del trattamento)).
Complessivamente, i valori di abbattimento medio ottenuti durante la fase di messa a punto del dosaggio sono di 0,31 ± 0,50 per E. coli e 0,13 ± 0,43 per EI nell’idrovora Fratti, e di 0,49 ± 0,50 per E. coli e 0,46 ± 0,58 per EI nell’idrovora Luporini. L’efficienza di disinfezione si diversifica in relazione della condizione meteorologica, con valori di abbattimento maggiori in tempo asciutto rispetto al tempo di pioggia, un fenomeno che può essere giustificato dall’aumento del carico microbico in occasione degli eventi piovosi.
Tutti i campioni raccolti presso l’idrovora di Villa Luporini sono risultati positivi per la presenza di colifagi, con valori medi di 538.70 ± 3.44 PFU/100ml e 305.38 ± 4.61 PFU /100ml nell’idrovora Luporini, rispettivamente nel punto a monte e a valle dell’impianto idrovoro, durante la fase di messa a punto del dosaggio.
Tutti i campioni analizzati (raccolti a livello dell’Idrovora di Villa Luporini) sono risultati negativi per Samonella spp.
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