Tesi etd-09072009-164153 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VOLPI, GAIA
URN
etd-09072009-164153
Titolo
Sviluppo di vettori lentivirali per l'allestimento di test rapidi e sensibili per il dosaggio di anticorpi neutralizzanti contro il virus dell'immunodeficienza felina
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
relatore Prof. Pistello, Mauro
Parole chiave
- anticorpi neutralizzanti
- FIV
- saggio di neutralizzazione
- vettori lentivirali
Data inizio appello
28/09/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il virus dell’immunodeficienza felina (FIV) provoca nel gatto domestico una sindrome che ricorda, dal punto di vista immunopatogenetico e clinico, la patologia indotta da HIV nell’uomo. La malattia è infatti caratterizzata da una progressiva compromissione del sistema immunitario dell’ospite che può portare alla morte per insorgenza di infezioni opportunistiche. In vivo, FIV evoca una risposta immunitaria di tipo cellulo-mediata ed umorale. Quest’ultima consiste nella produzione di anticorpi (Ab) da parte dei linfociti B. Tra i vari anticorpi diretti contro le maggiori proteine virali, un ruolo di fondamentale importanza è svolto dagli anticorpi neutralizzanti (NAbs) che legano la glicoproteina di superficie Env del virus bloccando così l’ingresso del virus nelle cellule target. In particolare, gli NAbs agiscono inibendo le interazione del virus con i recettori e corecettori cellulari. Una volta che si è formato un numero sufficiente di complessi anticorpo-epitopo virale l’infettività della particella virale risulta del tutto compromessa.
La presenza di tali anticorpi in sieri di gatti infettati o vaccinati contro FIV può essere valutata mediante saggi di neutralizzazione classici che prevedono l’utilizzo di isolati primari del virus e di una linea cellulare suscettibile all’infezione. Questi test sono utilizzati di routine in laboratorio ma presentano una serie di svantaggi quali la laboriosità della metodica, la scarsa sensibilità ed i tempi lunghi di analisi.
La mia tesi ha avuto come obbiettivo la messa a punto di test di neutralizzazione ad elevata sensibilità e rapidità. A tal fine ho sviluppato vettori lentivirali con i quali ho prodotto particelle virali pseudotipizzate con la proteina Env di FIV. La costruzione del vettore lentivirale si è basata sul sistema split-component che ha previsto la suddivisione del genoma virale di FIV in tre plasmidi: un costrutto di packaging esprimente le proteine strutturali ed enzimatiche, un costrutto vettore che veicola il gene reporter della luciferasi ed un plasmide envelope codificante la proteina Env di FIV. Le particelle prodotte sono state impiegate per l’allestimento di test in chemiluminescenza utilizzando una linea cellulare di semplice propagazione opportunamente modificata per esprimere stabilmente alti livelli del recettore cellulare necessario per la fusione virale. Il test di neutralizzazione di ultima generazione messo a punto ha permesso di avere risultati accurati e significativi in tempi molto brevi (due-tre giorni) a dispetto della tecnica tradizionale (otto-dieci giorni).
La presenza di tali anticorpi in sieri di gatti infettati o vaccinati contro FIV può essere valutata mediante saggi di neutralizzazione classici che prevedono l’utilizzo di isolati primari del virus e di una linea cellulare suscettibile all’infezione. Questi test sono utilizzati di routine in laboratorio ma presentano una serie di svantaggi quali la laboriosità della metodica, la scarsa sensibilità ed i tempi lunghi di analisi.
La mia tesi ha avuto come obbiettivo la messa a punto di test di neutralizzazione ad elevata sensibilità e rapidità. A tal fine ho sviluppato vettori lentivirali con i quali ho prodotto particelle virali pseudotipizzate con la proteina Env di FIV. La costruzione del vettore lentivirale si è basata sul sistema split-component che ha previsto la suddivisione del genoma virale di FIV in tre plasmidi: un costrutto di packaging esprimente le proteine strutturali ed enzimatiche, un costrutto vettore che veicola il gene reporter della luciferasi ed un plasmide envelope codificante la proteina Env di FIV. Le particelle prodotte sono state impiegate per l’allestimento di test in chemiluminescenza utilizzando una linea cellulare di semplice propagazione opportunamente modificata per esprimere stabilmente alti livelli del recettore cellulare necessario per la fusione virale. Il test di neutralizzazione di ultima generazione messo a punto ha permesso di avere risultati accurati e significativi in tempi molto brevi (due-tre giorni) a dispetto della tecnica tradizionale (otto-dieci giorni).
File
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Abstract.pdf | 56.08 Kb |
Capitolo1.pdf | 323.57 Kb |
Capitolo2.pdf | 42.80 Kb |
Capitolo3.pdf | 210.70 Kb |
Capitolo4.pdf | 308.76 Kb |
Capitolo5.pdf | 77.04 Kb |
Capitolo6.pdf | 170.65 Kb |
Indice.pdf | 74.84 Kb |
Riassunto.pdf | 61.59 Kb |
Ringraziamenti.pdf | 47.46 Kb |
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