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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09062023-192005


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PRIMITIVO, GABRIELE
URN
etd-09062023-192005
Titolo
Valutazione clinica e ultrasonografica della decongestione in pazienti ricoverati per scompenso cardiaco acuto
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. De Caterina, Raffaele
correlatore Dott.ssa Gargani, Luna
Parole chiave
  • LUS
  • vexus
  • congestione renale
  • linee B
  • ecografia toracica
  • ecocardiografia
  • terapia diuretica
  • congestione residua
  • congestione
  • scompenso cardiaco
  • JVD
  • prognosi
  • dinamica di decongestione
  • diuresi
Data inizio appello
26/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/09/2093
Riassunto
Background: Lo scompenso cardiaco (SC) rappresenta la principale causa di ospedalizzazione nei pazienti sopra i 65 anni e costituisce circa l'1-2% di tutti i ricoveri nei Paesi occidentali. La durata media della degenza ospedaliera per un ricovero per SC è di 4.3 giorni con un tasso di riammissione a 30 giorni di circa il 24%, salendo al 30% a tre mesi e al 50% a sei mesi (fase vulnerabile).

I dati ad oggi disponibili mostrano come la principale cause di riospedalizzazione in pazienti con SC sia dovuta alla presenza/peggioramento dei sintomi di congestione. L’ottenimento di una decongestione completa e il raggiungimento dello stato di euvolemia alla dimissione rappresenta uno dei principali obiettivi nella gestione del paziente con scompenso cardiaco acuto. Nonostante la risoluzione del quadro di congestione rappresenti una priorità per questi pazienti, una significativa quantità di essi viene dimessa con vari livelli di congestione persistente. Quest’ultima è un fattore prognostico fortemente negativo, essendo correlata ad un elevato rischio di riospedalizzazione e morte.

Obiettivo: Valutare, tramite diversi parametri clinici, bioumorali e ultrasonografici, la dinamica di decongestione polmonare e sistemica nei pazienti ricoverati per scompenso cardiaco acuto.

Metodi: In questo studio monocentrico, osservazionale e prospettico sono stati arruolati 58 pazienti ricoverati con diagnosi di scompenso cardiaco acuto presso l’Unità Operativa di Cardiologia 1 Universitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.

La valutazione clinica, bioumorale ed ultrasonografica multiparametrica è stata effettuata in tre momenti: ammissione (T0), a 24-48 ore dall’ammissione (T1) e alla dimissione (T2).

Nella valutazione ultrasonografica erano incluse una ecocardiografia transtoracica completa, ecografia polmonare, valutazione ecografica della vena giugulare interna, valutazione ecografica del dotto toracico, valutazione ecografica della congestione renale, epatica e portale con calcolo del VEXUS-score, sulla base dell’analisi dei singoli pattern di congestione sistemica. Sono state inoltre effettuate delle valutazioni bioumorali (emoglobina, creatinina, NT-proBNP, sodio e potassio plasmatici, sodio e cloro urinari). Infine, è stato eseguito un follow up telefonico a 30 e 60 giorni al fine di valutare la prognosi a breve termine, considerando come eventi la morte per causa cardiovascolare e la riammissione ospedaliera per scompenso cardiaco acuto.

Risultati: Si è osservata una riduzione dei vari parametri di congestione polmonare e sistemica dall’ammissione alla dimissione. In particolare, le linee B sono risultate il parametro più dinamico ed

aderente alle variazioni registrate nei diversi tempi di analisi, rispetto agli altri parametri ecografici e clinici. E’ stata riscontrata una correlazione significativa tra il delta linee B e i valori di NT-proBNP, espressione dell’associazione tra congestione polmonare ed emodinamica (Rxx, pXX), così come una tra il delta linee B e le diuresi totale durante il ricovero (Rxx, pxx). Con analisi di regressione logistica, è stata trovata una associazione fra il delta linee B (differenza dra le linee B all’ammissione e le linee B alla dimissione) e gli eventi cardiovascolari, (O.R. 0.156, 95% C.I. 0.028-0.872, p<0.05). Altri parametri sono risultati associati agli eventi, come la creatinina, la sodiemia, l’osmolalità plasmatica, i valori di NT-proBNP, E/e’ e la pressione arteriosa sistolica polmonare.

Conclusioni: La valutazione ecografica polmonare consente di monitorare dinamicamente la decongestione polmonare durante un ricovero per scompenso cardiaco acuto in modo semplice e affidabile, mostrando anche un’iniziale associazione con gli eventi maggiori cardiovascolari a 60 giorni. Studi futuri saranno necessari per capire se guidare la terapia diuretica sulla base anche dei dati di ecografia polmonare, possa conferire un vantaggio prognostico a questo gruppo di questi pazienti, estremamente vulnerabili.
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