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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09062022-215924


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PARRINI, LIVIA
URN
etd-09062022-215924
Titolo
Ciclo sonno-veglia e spettro dell'umore: analisi soggettiva e strumentale della ritmicità circadiana e stagionale
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Faraguna, Ugo
Parole chiave
  • sleep-wake cycle
  • ritmi circadiani
  • ciclo sonno-veglia
  • mood disorders
  • disturbi dell'umore
  • mood spectrum
  • spettro dell'umore
  • stagionalità
  • seasonality
  • ritmicità
  • chronotype
  • cronotipo
  • rhythmicity
Data inizio appello
27/09/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2062
Riassunto
Disturbi della stagionalità e della ritmicità, così come anche la tendenza al cronotipo serotino, sono stati costantemente associati ad alterazioni del tono dell’umore.
Ciò che ha richiamato il nostro interesse, ed ha quindi portato allo sviluppo di questa tesi, è stata la mancanza nella letteratura scientifica di studi che confrontassero le misurazioni oggettive e soggettive della ritmicità, circadiana e stagionale, oltre ad uno scarso approfondimento sulla relazione di questi fattori nei sintomi del tono dell’umore nella popolazione non psichiatrica.

Il nostro obiettivo primario è stato, quindi, di valutare se fosse presente una concordanza fra le misurazioni strumentali e soggettive della ritmicità e della stagionalità e se questi fattori influissero sui sintomi sottosoglia del tono dell’umore in un campione di 207 volontari sani di età compresa fra 18 e 65 anni, reclutati nella popolazione generale. Per la valutazione della ritmicità e della stagionalità soggettive è stato utilizzato il questionario MOODS-SR, nel dominio Ritmicità e Funzioni Vegetative, mentre per la misurazione strumentale abbiamo sottoposto i partecipanti ad una registrazione actigrafica di sette giorni, valutando i parametri circadiani (Acrophase, Amplitude, Mesor, Interdaily Stability, Intradaily Variability, Relative Amplitude) e la variabilità stagionale dei parametri del sonno Total Sleep Time e Sleep Efficiency. Per quantificare la presenza di sintomi dello spettro dell’umore, è stato somministrato il questionario di autovalutazione psichiatrica MOODS-SR, prendendo in analisi le sue componenti Maniacale e Depressiva, mentre per la valutazione del cronotipo è stato utilizzato il questionario rMEQ. Infine, è stata valutata la qualità del sonno autoriferita tramite il questionario Pittsburgh Sleep Quality Index.
I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi per quanto riguarda la ritmicità autoriferita (scarsa, buona e normale) ed in due gruppi per quanto riguarda la stagionalità autoriferita (si stagionalità e no stagionalità) ed è stato, quindi, valutato se fossero presenti una congruenza fra le misure strumentali e soggettive ed un’associazione fra i sintomi dell’umore e la ritmicità/stagionalità.
Sebbene non sia stata trovata alcuna associazione fra le misure oggettive e soggettive della ritmicità, per quanto riguarda la stagionalità tale associazione è risultata evidente: il gruppo di partecipanti che presentava stagionalità, mostrava delle variazioni stagionali dei parametri actigrafici del sonno significativamente differenti rispetto a chi non presentava stagionalità. Inoltre, è altresì risultato evidente come chi presentava stagionalità e scarsa ritmicità mostrasse una maggiore sintomatologia riguardante il tono dell’umore, sia nella componente depressiva che maniacale.
I risultati indicano, quindi, una non congruenza tra la ritmicità autoriferita e quella strumentale, probabilmente per la differenza nella finestra temporale degli strumenti di misurazione (lifetime per il MOODS-SR vs una settimana per la registrazione actigrafica) mentre le misurazioni della stagionalità, autoriferita e strumentale, mostrano invece una relativa congruenza, sebbene a livello del campione generale e senza la possibilità di confermare se tale differenza emerga anche a livello individuale.
Il fatto di trovare queste associazioni in un campione di controlli sani evidenzia la rilevanza di approfondire nello studio della ritmicità e della stagionalità nella popolazione non psichiatrica, contribuendo allo sviluppo di strategie di prevenzione primaria per quanto riguarda i sintomi relativi allo spettro dell’umore.
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