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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09062021-152402


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TRAMONTANA, STELLA
URN
etd-09062021-152402
Titolo
"e con armi di gioia e di diletto / guerreggia in pace et è steccato il letto." L'Adone di Giovan Battista Marino: genesi di un poema erotico
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa Cabani, Maria Cristina
correlatore Prof.ssa Rossi Linguanti, Elena
Parole chiave
  • amore
  • eros
  • ottave
  • Ovidio
  • Nonno di Pannopoli
  • adonis
  • Giovan Battista Marino
  • myth
  • erotic poem
  • eroticism
  • voyeurism
  • sexuality
  • baroque
  • metaphors
  • nature
  • beauty
  • senses
  • hexameron
  • sacredness
  • love
  • eros
  • octaves
  • Ovid
  • Nonnus of Pannopoli
  • adone
  • Giovan Battista Marino
  • mito
  • poema erotico
  • erotismo
  • voyeurismo
  • sessualità
  • barocco
  • metafore
  • natura
  • bellezza
  • sensi
  • esamerone
  • sacralità
Data inizio appello
27/09/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2091
Riassunto
La mia tesi indaga il pensiero di Marino in fatto di sessualità esaminando come la sperimentazione del lessico erotico e l’incrocio di generi letterari influiscano nella costruzione delle scene marcatamente amorose, tentando così di far luce sulle ragioni e i modi in cui si realizza “l’epica del letto” (“e con armi di gioia e di diletto / guerreggia in pace et è steccato il letto” I, 2) nell’Adone.
La rappresentazione della sessualità, che già Marino aveva ampiamente sperimentato nelle sue liriche (mi riferisco, in particolar modo, alla sezione dei baci nella Lira, ma anche agli Epitalami) non trova ostacoli neppure nelle ottave del poema maggiore: senza raggiungere vette scabrose, il poeta si spinge nella narrazione a situazioni sessualmente chiare, soffermandosi di sovente sul piacere femminile e rivelando così una concezione fisica e fisiologica dell’unione amorosa. Se si considera poi il periodo in cui quest’opera viene data alle stampe (Parigi, 1623), nel pieno della Controriforma e dell’Inquisizione, l’operazione risulta ancora più strabiliante: è interessante notare come, ai primi sentori della censura, corrisponda paradossalmente una maggiore apertura a temi “proibiti” , alla quale concorrono fattori diversi, dovuti sia alla morale che al gusto, che la mia indagine si propone di esplorare.

My thesis investigates Marino's thought in terms of sexuality by examining how the experimentation of the erotic lexicon and the crossing of literary genres influence the construction of markedly amorous scenes, thus attempting to shed light on the reasons and ways in which "the epic of the bed ”(“ e con armi di gioia e di diletto / guerreggia in pace et è steccato il letto”I, 2) is represented in Adonis.
The representation of sexuality, which Marino had already widely experimented with in his lyrics (I am referring, in particular, to the kisses section in the Lira, but also to the Epitalami), does not find obstacles even in the octaves of the major poem: without reaching rough heights, the poet pushes himself to tell clearly sexual situations, often dwelling on female pleasure and thus revealing a physical and physiological concept of amorous union. If we then consider the period in which this work is printed (Paris, 1623), in the midst of the Counter-Reformation and the Inquisition, the operation is even more amazing: it is interesting to note how the first hints of censorship paradoxically correspond a greater openness to “forbidden” themes, that are the result of different factors, due to both morality and taste, which my investigation aims to explore.
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