Tesi etd-09062019-171314 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GADDI, EDOARDO
URN
etd-09062019-171314
Titolo
Progettazione di un Edificio MRF in Legno Lamellare con Nodi Dissipativi
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. Sassu, Mauro
relatore Ing. Puppio, Mario Lucio
relatore Ing. Berlinghieri, Massimo
relatore Ing. Puppio, Mario Lucio
relatore Ing. Berlinghieri, Massimo
Parole chiave
- Edificio MRF
- Legno Lamellare
- Nodi Dissipativi
- Progettazione
Data inizio appello
07/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/10/2089
Riassunto
In questo elaborato, sviluppato con il supporto dell’azienda S.p.A Wood Beton, si è indagato un ambito delle costruzioni in legno ancora poco approfondito che prevede come soluzione strutturale la tipologia costruttiva a telaio “MRF”.
Partendo da un fabbricato di sette piani situato in località Brescia, realizzato interamente in cemento armato ad alta resistenza, ci siamo interrogati sulla possibilità di poterlo riprogettare con travi e pilastri in legno lamellare.
Particolare attenzione è stata prestata alla progettazione dei collegamenti dissipativi studiandone il comportamento meccanico. Il giunto in acciaio, ottenuto tramite un elemento metallico flangiato, è collegato alle travi per mezzo di barre filettate incollate ed al nodo con un profilo metallico.
Il giunto riprende nella tipologia e nelle modalità di dissipazione, un collegamento studiato dall’Università di Trento, sul quale è stata condotta una campagna di prove con lo scopo di valutarne la duttilità e la sua capacità di consentire una rottura per elevate rotazioni plastiche, preservando l’integrità delle parti lignee.
Partendo poi dalla capicità in termini di resistenza, la progettazione della struttura ha seguito l’iter progettuale del capacity design, sviluppando a cascata, le verifiche di sovraresistenza.
L’elaborato si conclude infine con un confronto del caso studio con la struttura originale in cemento armato ad alta resistenza, anch’essa progettata secondo la tipologia MRF, valutandone le differenze in termini di prestazioni strutturali (Rigidezza, resistenza e duttilità) oltre ad una stima dei costi in ottica di mercato.
Partendo da un fabbricato di sette piani situato in località Brescia, realizzato interamente in cemento armato ad alta resistenza, ci siamo interrogati sulla possibilità di poterlo riprogettare con travi e pilastri in legno lamellare.
Particolare attenzione è stata prestata alla progettazione dei collegamenti dissipativi studiandone il comportamento meccanico. Il giunto in acciaio, ottenuto tramite un elemento metallico flangiato, è collegato alle travi per mezzo di barre filettate incollate ed al nodo con un profilo metallico.
Il giunto riprende nella tipologia e nelle modalità di dissipazione, un collegamento studiato dall’Università di Trento, sul quale è stata condotta una campagna di prove con lo scopo di valutarne la duttilità e la sua capacità di consentire una rottura per elevate rotazioni plastiche, preservando l’integrità delle parti lignee.
Partendo poi dalla capicità in termini di resistenza, la progettazione della struttura ha seguito l’iter progettuale del capacity design, sviluppando a cascata, le verifiche di sovraresistenza.
L’elaborato si conclude infine con un confronto del caso studio con la struttura originale in cemento armato ad alta resistenza, anch’essa progettata secondo la tipologia MRF, valutandone le differenze in termini di prestazioni strutturali (Rigidezza, resistenza e duttilità) oltre ad una stima dei costi in ottica di mercato.
File
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