Tesi etd-09052023-205342 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
VOLIANI, NATALIA
URN
etd-09052023-205342
Titolo
Giustizia penale riparativa e criminalità organizzata
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bonini, Valentina
Parole chiave
- criminalità organizzata
- giustizia penale riparativa
- reati gravi
- strumenti riparativi
Data inizio appello
24/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/09/2093
Riassunto
La giustizia riparativa è un movimento di pensiero che nasce negli "anni ottanta" negli Stati Uniti e che più tardi si diffonde anche in Europa. A livello internazionale numerosi atti disciplinano e regolano gli strumenti di questo "nuovo paradigma". Nel nostro ordinamento la restorative justice ha iniziato a conquistare terreno solo a partire dalla giustizia minorile, per poi svilupparsi lentamente anche in altri settori. Il disorganico assetto interno ha sempre reso necessario spostare l’attenzione verso il panorama sovranazionale. Attraverso il decreto legislativo n. 150 del 2022, anche in Italia è stata finalmente adottata una disciplina organica di riferimento. La giustizia riparativa ha un orizzonte ampio, che va oltre i singoli istituti e integra un nuovo paradigma concettuale che supera le logiche del diritto penale classico. Si tratta di un generale ripensamento rispetto ai canoni tradizionali del sistema penale, un modello di giustizia che va oltre la logica punitiva e retributiva per adottare un metodo "dialogico" che "punta" alla riparazione dei "legami spezzati" dal reato. Il paradigma riparativo è caratterizzato da un principio di accesso generalizzato e senza limiti di fattispecie o di gravità di reato e questo rende possibile una sua applicazione anche in caso di reati gravi come quelli di terrorismo e di mafia. In costanza di processo risulta difficile applicare la giustizia riparativa a reati gravissimi, invece, una volta concluso l'iter giudiziario, un percorso riparativo potrebbe essere utile per tutti i protagonisti della vicenda criminosa, specialmente in caso di reati di criminalità organizzata in cui le vittime potrebbero ottenere risposte ulteriori rispetto a quelle fornite dalla giustizia penale. In Italia, infatti, l'esperienza di maggior successo in campo riparativo è avvenuta proprio in un contesto di criminalità terroristica ed il "libro dell'incontro" lo testimonia. Si tratta di un documento che racconta un percorso riparativo tra i responsabili della lotta armata e le vittime, durato sette anni e condotto da tre mediatori. Il percorso riparativo intrapreso ha dimostrato la versatilità e il vasto campo di applicazione di un paradigma che è stato in grado di dare risposte che la giustizia penale non ha dato. Le caratteristiche di questo modello di giustizia infatti, permettono di risolvere interrogativi che non trovano spazio nella giustizia ordinaria e questo può essere fondamentale per tutte le parti coinvolte in un conflitto e, soprattutto in delitti gravi in cui vengono "intaccati" beni fondamentali, può risultare ancora più utile un approccio a tale modello, in quanto, in tali contesti delicati e peculiari, il bisogno di ottenere una risposta ulteriore rispetto a quella fornita dal processo penale è ancora più forte.
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