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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09052023-125823


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MAZZEI, NOEMI
URN
etd-09052023-125823
Titolo
Integrazione delle metodologie GIS e HBIM per la conoscenza, la gestione e la valorizzazione del patrimonio esistente: il caso dell'ex Ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena ad Aversa.
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Bevilacqua, Marco Giorgio
relatore Ing. Landi, Stefania
relatore Arch. Martino, Massimiliano
Parole chiave
  • Heritage Building Information Modeling (HBIM)
  • Geographic Information System (GIS)
  • manicomio
  • ospedale psichiatrico
  • complesso manicomiale
  • restauro
  • archiviazione dei dati
  • Aversa
  • ex Ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena
Data inizio appello
21/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/09/2063
Riassunto
L'integrazione del Geographic Information System (GIS) e del Building Information Modeling (BIM) consente un significativo progresso per la gestione e la conservazione del patrimonio culturale. Tramite il GIS si possono mappare e analizzare le informazioni geo-spaziali relative al sito in oggetto, consentendo di pianificare interventi di conservazione e monitorare le condizioni del territorio in modo più semplice. Allo stesso tempo, l’Heritage BIM offre una visione tridimensionale degli edifici storici, fornendo dati dettagliati sulla loro struttura e ogni tipo di informazione collegabile al modello per far sì che questo sia una restituzione fedele della realtà. Inoltre, grazie a queste due importanti tecnologie si può digitalizzare il patrimonio culturale e ciò garantisce la protezione, la conservazione, ma anche la ricerca, la diffusione e la promozione dei beni culturali e delle informazioni ad essi legati.
Il caso studio interessa la vasta area dell’ex complesso manicomiale Santa Maria Maddalena sito ad Aversa, in provincia di Caserta.
In una prima fase a seguito di ricerche bibliografiche, raccolta di fonti archivistiche già in esistenza e sopralluoghi sul sito, si sono immagazzinate tutte quelle informazioni che hanno permesso uno studio storico e dello stato di fatto degli edifici presenti nel lotto in esame; sono stati inoltre analizzati gli aspetti materici, di degrado e si è fornito un elenco di linee guida per gli eventuali interventi di restauro e manutenzione degli edifici. Inoltre, ai fine della catalogazione, che permette di identificare, documentare e conservare i beni culturali, si è proceduto a schedare i vari padiglioni presenti nell’area.
Questo processo ha portato alla creazione di un modello GIS bidimensionale su scala territoriale e due modelli tridimensionali BIM, di dimensioni e scala di dettaglio differenti. Tutti e tre i modelli sono ben collegati tra loro, facilmente accessibili e consentono il raggiungimento di due scopi in particolare. In primo luogo, i modelli permettono di riunire tutte le informazioni storiche e vari tipi di dati, anche a scale differenti, in un'unica "risorsa" centralizzata, eliminando la dispersione attuale tra vari uffici, archivi pubblici e portali online. In secondo luogo, i modelli possono essere utilizzati come strumento per l'organizzazione e la gestione degli interventi futuri di restauro e consolidamento, ma anche per il monitoraggio, la simulazione e la possibilità di svolgere analisi per l’area e i fabbricati in oggetto.
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