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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09052023-105824


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DELLA TORRE, ALESSIA
URN
etd-09052023-105824
Titolo
Tom McCarthy: inautenticità e fenomenologia del trauma in Remainder
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Dott. Ciompi, Fausto
Parole chiave
  • autenticità
  • postmodernism
  • postmodernismo / authenticity
  • Remainder
  • teoria del trauma
  • Tom McCarthy
  • trauma theory
Data inizio appello
28/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/09/2093
Riassunto
Remainder è un romanzo del 2005 scritto da Tom McCarthy, un autore della letteratura contemporanea inglese, definito dai critici un postmodernista e un avanguardista. Il romanzo di debutto di McCarthy è un romanzo anticonvenzionale che racconta una storia inedita. Narra infatti la storia di un uomo che, in seguito ad un grave incidente, ha perduto traccia della sua esistenza. Ciò lo porta a ricercare ossessivamente un senso nella sua vita, un qualche residuo di autenticità. Remainder insegna però che questo progetto è destinato a fallire: l’uomo è inautentico per natura, perché inautentico è il mondo che lo circonda nel quale tutto viene costantemente filtrato (informazioni, immagini, identità, persone). Niente è autentico a causa dei media e della comunicazione di massa, i quali rendono tutto apparente e non originale.
Il protagonista di Remainder, il cui nome non viene mai pronunciato, è un soggetto traumatizzato sia a causa dell’incidente subito, sia a causa della realtà in cui è immerso. Il desiderio di ritrovare la propria autenticità, la quale si rivela ben presto un’illusione, porta il protagonista a escogitare una serie di messe in scena nelle quali obbliga dei figuranti a replicare la stessa azione all’infinito. Ma, in questo modo, tali repliche, le quali dovrebbero essere eseguite in maniera fluida e spontanea, appaiono forzate e meccaniche. Nel mondo postmoderno di McCarthy, è impossibile creare qualcosa di autentico, perché non esiste l’originalità. Ma, oltre a questo, ricreare un evento non porta mai alla realizzazione della sua replica perfetta, ma piuttosto alla creazione di qualcosa di totalmente nuovo, diverso da quello iniziale. Per questo motivo, il progetto del protagonista non potrà mai avere successo.
Il romanzo è scritto in uno stile molto particolare: alcune parti più fluide si alternano ad altre in cui la scrittura si fa rotta e spezzata, “a singhiozzi”. Questa alternanza corrisponde rispettivamente ai momenti nei quali l’anonimo narratore prova soddisfazione per la buona riuscita dei suoi esperimenti da una parte, e a quelli in cui si sente “di seconda mano” e incapace ad agire dall’altra. In questi ultimi, egli sembra non riuscire a gestire i suoi esperimenti, una conseguenza che si può paragonare alla perdita del controllo della sua esistenza. Questa è una condizione non accettabile per il protagonista e perciò motivo di frustrazione.
L’opposizione tra autenticità e inautenticità è il tema centrale del romanzo. Il primo concetto è associato ad una sensazione di sospensione, provata dal narratore quando le sue repliche hanno successo. Al contrario, quando uno dei suoi piani esce dallo schema prestabilito, egli è pervaso da un senso di inautenticità e di inadeguatezza alla vita. Di fatto, il protagonista non riesce a fronteggiare gli imprevisti che la vita gli pone davanti. Egli è un soggetto che tende a pianificare tutto in modo ossessivo e preciso, perciò, se qualcosa non va come previsto, egli si trova a dover riprogrammare tutto da capo e ciò scombussola i suoi piani. Lo sbaglio e l’imprevisto non rientrano nel suo schema mentale. L’intrusione del materiale è un altro elemento non contemplato dal protagonista. Anzi, il suo scopo finale è proprio quello di eliminare l’oggetto materiale e ogni residuo o parte di troppo che minaccia l’esistenza dell’individuo. Per arrivare alla vera essenza dell’uomo, è necessario, secondo la filosofia del narratore, eliminare tutte le parti superflue e inutili che lo circondano.
Un’altra tematica importante del romanzo è quella relativa al trauma, che influenza l’esistenza dell’individuo in ogni suo aspetto. Il carattere straordinario dell’evento traumatico impedisce alla vittima di assimilare l’evento stesso e di collocarlo in un preciso schema mentale. In altre parole, è impossibile per il soggetto traumatizzato trasporre l’evento in frasi e perciò raccontarlo. Una delle principali manifestazioni del trauma è la ripetizione del trauma stesso. La coazione a ripetere (o “acting-out”) è una tendenza messa in atto inconsciamente dall’individuo per trovare una forma all’evento e per razionalizzarlo. Lo step successivo è chiamato “working-through” e serve alla vittima per uscire dall’impasse traumatica e raggiungere la piena consapevolezza di quanto accaduto in modo da poterlo condividere con altre persone, i testimoni. Il protagonista di Remainder, nonostante i suoi numerosi tentativi di definire e ricordare l’incidente, fallisce nel suo intento di razionalizzare l’accaduto. Infatti, egli non riesce a compiere il passaggio dalla ripetizione all’accettazione del trauma. Di conseguenza, non riesce a dare forma ad esso e quindi a collocarlo in un tempo e in uno spazio preciso. Non a caso, nel romanzo, l’incidente viene solo menzionato e mai descritto nel dettaglio, sia per questo motivo, sia per l’incapacità dell’individuo di ricordarlo. Il protagonista fallisce come narratore e la sua inabilità di ricordare mette in dubbio la veridicità di ciò che racconta, tanto da portare il lettore a mettere in discussione il suo ruolo. Durante l’intera vicenda, egli appare spesso confuso, ha frequenti mancamenti e perdite dei sensi. Sono tutti fattori che portano a domandarsi quanto sia affidabile il narratore della storia e, di conseguenza, a dubitare che i fatti che sta narrando siano effettivamente autentici e veri.
Remainder è un romanzo volutamente provocatorio che offre tanti spunti di riflessione sull’esistenzialismo. Per questo motivo, analizzarlo può aiutarci a comprendere più a fondo la natura dell’uomo contemporaneo e il suo rapporto con gli altri esseri umani e il mondo che lo circonda. È un romanzo che mostra il paradosso del progetto del protagonista e, in generale, dell’esistenza dell’uomo: pretendere di creare qualcosa di autentico seguendo però un copione e avendo la consapevolezza di partecipare ad una performance artificiosa.
Per concludere, Remainder è un’opera che mira a distruggere il mito dell’autenticità culturale ed esistenziale.


Remainder is a novel from 2005 written by Tom McCarthy, which is an English contemporary author, defined by the critics a postmodernist and an avant-gardist writer. The novel that marks is debut as a writer is anticonventional because it recounts an unusual story. It talks about a man who has detached from his existence because of a serious accident he had. After that, he begins to obsessively search for a sense to his life and for a remainder of his authenticity as a human being. However, Remainder teaches us that the narrator’s project is doomed to fail: men are inauthentic by their nature because the world in which they live is inauthentic as well. It is a world in which everything is filtered (information, images, identities, even people). As a consequence, nothing is authentic because of mass media and means of communication that make everything around us ostensible and non-original.
The main character of Remainder, whose name is never uttered, is a traumatized subject. He has been traumatized not only by the accident, but also by the reality in which he lives. The desire to find his own authenticity, which is actually a mere illusion, leads the character to devise a series of reenactments in which some “actors” must repeat the same action forever. The narrator wants everything to be fluid and spontaneous, but, in this way, the scenes appear forced and mechanical instead. In McCarthy’s postmodern world, it is impossible to create something authentic, because originality does not exist. Moreover, reenacting an event does not lead to the fulfilment of its exact repetition, but it leads instead to the creation of something completely new, totally different from the original episode. For this reason, the project of the character won’t never be successful.
The novel has a very peculiar style. Some parts of it are more fluid and they are alternated to other ones characterized by a more mechanical type of writing, a “broken” one. This alternation corresponds, on one side, to the moments in which the unknown narrator is satisfied because of the success of his experiments, and, on the other, to the moments in which he feels second-hand and unable to operate. In this last case, he can’t control his entire existence. This is a condition unacceptable for the character and therefore it becomes a frustration for him.
The opposition between authenticity and inauthenticity is the central theme of the novel. The first concept is associated with a sensation of suspension felt by the narrator when his reenactments are successful. On the contrary, when his experiments do not go according to his plans, he feels inauthentic and unsuitable for life. In fact, the character cannot face the unexpected events of life. He tends to plan every part of his existence with obsession and precision. Therefore, if something does not go as planned, he has to re-plan everything from the beginning. Mistakes and accidents are not contemplated by him. Another element that he does not take into consideration is the intrusion of the material. More specifically, his aim is to cut out the material and the remainder, every extra part that represents a menace for the existence of the human being. In order to reach the real essence of men, according to the narrator’s point of view, we should eliminate every unnecessary and useless part around us.
Another important theme in the novel is about trauma, an element that affects human beings’ lives in every aspect. The fact that trauma is an “extra-ordinary” event is what prevents the victim to process it and so to frame it in a precise mental scheme. In other words, it is impossible for the traumatized subject to convert the event into words and therefore to talk about it. A way in which trauma presents itself is through repetition. The tendency to repeat trauma (or “acting-out”) is used, mostly unconsciously, by a person to frame the traumatic event and to rationalize it. The following step is called “working-through” and it is useful for the victim to exit from the traumatic impasse and to be aware of what happened in the past in order to share it with other people, the witnesses. Despite his attempts to define and remember the accident, the main character of Remainder cannot rationalize the event. In fact, he is not able to pass from the repetition to the acceptation of trauma. As a matter of fact, the character can’t give shape to the event and collocate it in a precise time and space. In the novel, the accident is never descripted in detail, just mentioned. This happens firstly because of this handicap, and secondly because of his inability to remember the traumatic event. The character fails as narrator and his inability to remember is what calls into doubt the story he is recounting, so that the reader is led to question his role. During the whole story, he appears to be confused, he experiences moments of trance, and he often passes out. These are all factors that bring into question the reliability of the narrator and, as a consequence, that call into question the truth about the events he is recounting.
Remainder is deliberately challenging as a novel and it also presents interesting causes for reflection, most of all reflections on existentialism. The analysis of Remainder is useful if we want to deeply comprehend man’s nature and his relationship with the others and the world around him. It is a novel that shows the paradox of the character’s project and, in general, of existence: demanding to create something authentic by following a script and by being aware of taking part to an artificial performance.
In conclusion, Remainder aims to destroy the cultural and existential myth of authenticity.
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