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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09052022-193819


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BRESCARO, VALERIA
URN
etd-09052022-193819
Titolo
Sottoprodotti della filiera vitivinicola per la produzione di compost Profili giuridici e caratterizzazione del prodotto
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Prof.ssa Lolli, Ilaria
correlatore Dott.ssa Masciandaro, Grazia
correlatore Dott.ssa Doni, Serena
Parole chiave
  • economia circolare
  • sottoprodotti
  • compost
  • zeolite
  • filiera vitivinicola
  • circular economy
  • by-products
  • wine supply chain
Data inizio appello
23/09/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/09/2025
Riassunto
Il superamento degli attuali modelli economici tipicamente basati su approcci lineari di sfruttamento delle risorse risulta un obiettivo prioritario soprattutto per quei settori produttivi, quali quello agroalimentare, caratterizzati da un elevato grado di produzione di scarti e rifiuti, la cui gestione rappresenta un’importante voce di costo, oltre che un problema di natura ambientale.
In accordo con i principi dell’economia circolare, l’attività di recupero e valorizzazione dei materiali di scarto derivanti dal settore vitivinicolo, filiera che occupa una posizione preminente nel panorama dell’industria agroalimentare, costituisce un anello importante ai fini della realizzazione di un sistema virtuoso. In particolare, l’impiego dei sottoprodotti della vinificazione come ammendanti può contribuire alla risoluzione del problema legato alla gestione dei residui di produzione oltre a garantire l’apporto di sostanza organica e nutrienti ai suoli vitati, spesso caratterizzati da alti tassi di erosione e da fenomeni di contaminazione.
Il lavoro, che si inserisce nell’ambito di un progetto LIFE europeo, il progetto “LIFE ZeoWine”, condotto dall’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET) del CNR di Pisa, intende verificare la possibilità di riutilizzo a fini agronomici dei residui derivanti dal settore vitivinicolo, nello specifico per la produzione di ammendante compostato.
Dopo una ricostruzione del complesso contesto normativo vigente in materia, costituito da fonti di livello europeo, statale e regionale, il lavoro si pone in particolare l’obiettivo di verificare gli effetti dell’aggiunta di zeolite durante il processo di stabilizzazione della materia organica al fine di aumentare la qualità agronomica del compost.
A questo scopo, è stata monitorata l’evoluzione delle proprietà chimiche, fisiche e biologiche nel corso del processo di compostaggio dei sottoprodotti vitivinicoli con e senza zeolite al fine di valutare la qualità del compost e di verificare la rispondenza dei risultati rispetto ai valori soglia proposti dalla normativa italiana in materia di fertilizzanti.
I sottoprodotti della filiera vitivinicola (raspi e vinacce), provenienti dalla vendemmia dell’anno 2021, sono stati compostati in presenza di zeolite naturale (clinoptilolite) alle seguenti percentuali: 1) zeolite 0%, scarti di filiera 100% (controllo); 2) zeolite 5%, scarti di filiera 95% (ZeoWine 5%).
La sperimentazione è stata condotta nell’area di San Miniato (Toscana), nell’Italia centrale, caratterizzata da un clima mediterraneo.
Il prodotto finito, campionato al termine del processo di compostaggio, è risultato conforme ai requisiti previsti dalla normativa vigente sui fertilizzanti per la categoria “Ammendante compostato verde”.
In base ai risultati ottenuti è possibile affermare che la presenza di zeolite porta ad un incremento della ritenzione idrica e dei nutrienti (N, P, K), come pure ad un aumento della la capacità di scambio cationico e del grado di umificazione della sostanza organica.
Nel compost a base di zeolite sono stati accertati anche una riduzione della conducibilità elettrica ed un aumento dell’indice di germinazione, fattori che contribuiscono sicuramente ad una migliore qualità agronomica del compost stesso.

Redesigning the current economic models, which are typically based on linear approaches to resource management, is a priority objective. Especially for productive sectors such as the agrifood sector. The management and disposal of it’s high amount of waste and scrap production represents both an important cost item as well as an environmental problem.
In accordance with the principles of a circular economy, the recovery and valorization of waste materials from the wine sector constitutes an important link to create a virtuous system. The use of wine-making by-products such as soil conditioners can solve the problem related to the management of production residues. Additionally, it ensures the supply of organic matter and nutrients to vineyard soils, which are often characterized by high rates of erosion and contamination phenomena.
This paper, inserting itself within the framework of the European LIFE project, the "LIFE ZeoWine" project, conducted by the Institute for Research on Terrestrial Ecosystems (IRET) of the CNR of Pisa, aims to verify the possibility of reusing the residues resulting from the wine sector for agronomic purposes, specifically for the production of soil amendment.
After an analysis of the complex regulatory framework in force on the subject, consisting of sources at the European, national and regional levels, the work aims in particular to verify the effects of adding zeolite during the stabilization process of organic matter in order to increase the agronomic quality of compost.
To this end, the evolution of the chemical, physical and biological properties during the composting process of wine by-products with and without zeolite. Threshold values proposed by the current Italian fertilizer regulations were used in order to assess the quality of the compost and verify the compliance of the results.
The winery by-products (pomace and stems), coming from 2021 harvest, were composted in presence of natural clinoptilolite zeolite at the following rates: 1) zeolite 0%:by-products 100% (control); 2) zeolite 5%, by-products 95% (ZeoWine 5%). The experimentation was set up in the San Miniato area (Tuscany) in Central Italy, characterized by a typically Mediterranean semiarid climate. The finished product, sampled at the end of the composting process, was found to comply with the requirements of current regulations for the fertilizer category related to "Green Composted Amendment."
The presence of zeolite during the composting process enabled an higher water and nutrient (N, P, K) retention, increased cation exchange capacity and degree of humification of organic matter. In addition, in the zeolite-based compost a decrease in electrical conductivity and an increase in the germination index were observed. Indicating an improvement of the agronomic quality of the compost.
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