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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09052022-122039


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ENA, LUCA
URN
etd-09052022-122039
Titolo
Fratture di femore nell’età geriatrica: attivazione della cascata citochinica prima e dopo trattamento definitivo, correlazione clinico-radiologica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Capanna, Rodolfo
Parole chiave
  • cytokines
  • hip fracture
  • IL-10
  • IL-6
  • IL-1
  • citochine
  • frattura di femore
Data inizio appello
27/09/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2092
Riassunto
La frattura di femore è una patologia frequente e invalidante. Si stima che nel mondo siano colpite il 18% delle donne e il 6% degli uomini, di questi fino al 50% dei pazienti perde l’indipendenza funzionale e fino al 40% muore entro un anno dall’evento.
È una patologia da cui derivano elevati costi sociali diretti e indiretti, legati all’ospedalizzazione, alla chirurgia, alla riabilitazione e all’assistenza dei pazienti in strutture sanitarie adeguatamente attrezzate, quali le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).
L’infiammazione è la risposta protettiva di un tessuto a uno stimolo nocivo che porta all’inizio del processo riparativo. Inizialmente le cellule infiammatorie che vengono attivate in questa fase producono citochine pro-infiammatorie come IL-1 e IL-6, successivamente, quando inizia il processo di risoluzione dell’infiammazione, i fattori pro-infiammatori vengono sostituiti da citochine anti-infiammatorie come IL-10.
Queste citochine hanno un ruolo anche nella riparazione del tessuto osseo, ma è stato dimostrato che la loro produzione in eccesso o in difetto può portare a una guarigione ossea alterata.
Il principale obiettivo di questo studio è quello di misurare l’attivazione della cascata citochinica in pazienti geriatrici che hanno subito una frattura di femore prossimale e valutarne l’andamento temporale in relazione al trattamento definitivo.
In particolare, sono stati misurati i valori ematici di IL-1, IL-6 e IL-10 nella fase pre-operatoria e nelle giornate seguenti all’intervento. Inoltre, sono state acquisite le immagini radiografiche per la valutazione del tipo di frattura in acuto e il controllo degli esiti ad almeno trenta giorni dall’intervento.
Sono stati osservati valori maggiori di tutte le citochine misurate nei pazienti con frattura di femore prossimale rispetto al gruppo di controllo.
Inoltre, è stato registrato un andamento con un iniziale picco che decresce nei giorni successivi all’intervento chirurgico, in accordo con la letteratura disponibile.
I dati di questo studio mostrano una correlazione tra la concentrazione di IL-1 nel post-operatorio e la durata dell’ospedalizzazione (p = 0,0222).
Infine, è evidente una differenza significativa (p = 0,0087) tra i valori di IL-6 in fase pre-operatoria dei pazienti con frattura composta e scomposta.
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