• Pace Imperfetta
• Servizio Civile

L’elaborato di seguito vuole valorare la tesi per cui la pace sia imperfetta. Grazie alla distinzione fra pace negativa (mera assenza di guerra) e pace positiva (assenza di violenza strutturale) si giungerà al concetto di Pace Imperfetta teorizzato dallo studioso Francisco Muñoz. In questa visione la pace viene considerata come un prodotto umano, che pur funzionando è imperfetto come imperfetta è l’umanità. Il perfetto qui non trova spazio in quanto esso è qualcosa di astratto che l’uomo non potrà mai raggiungere poiché inesistente e se il perfetto è qualcosa che non esiste va da sé che la stessa pace, opera umana, non può aspirare a ciò. La pace, perciò, non è impossibile poiché non può aspirare alla perfezione ma resta comunque realizzabile nonostante, o proprio grazie, alla sua imperfezione.
Allo stesso tempo, grazie all’esperienza maturata presso il progetto di Servizio Civile “Il coraggio di essere unici” con sede Mbeya, Tanzania, l’obiettivo dell’elaborato vuole essere anche quello di analisi del concetto di Pace Imperfetta connesso all’istituto di Servizio Civile Universale italiano, con un approfondimento pratico riguardante l’esperienza in oggetto. Il terzo capitolo della trattazione si concentrerà quindi sulla relazione fra questi due campi, e su quanto siano cambiate le motivazioni di adesione a tale istituto degli operatori volontari, nonostante a livello teorico l’ideale di nonviolenza sia sempre presente come principio fondante. Saranno svolte delle interviste con cinque civilisti selezionati nell’anno 2021/22 e da queste si mostrerà come l’evoluzione del Servizio Civile lo abbia mutato a tal punto da vedere convogliare in lui diverse anime e punti di vista, spesso anche abbondantemente lontane dai suoi valori originari.