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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09052021-161148


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
IENGO, MARIA ROSARIA
URN
etd-09052021-161148
Titolo
Conciliazione vita e lavoro:l'evoluzione delle misure a sostegno della genitorialita' e la loro applicazione in epoca di covid-19.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore D'Ascola, Simone
Parole chiave
  • Conciliazione
  • genitoriliata'
  • congedi
  • covid-19
Data inizio appello
27/09/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
A partire dagli anni 2000 la conciliazione vita/lavoro viene sempre più inserita tra gli obiettivi della crescita economica e della lotta alla disoccupazione, in particolare delle donne. Se inizialmente la stessa era concepita come una questione prettamente femminile,dove le misure poste in essere dal legislatore sia nazionale che sovranazionale avevano lo scopo di tutelare esclusivamente la maternita, dagli anni 90 si afferma un principio di conciliazione condivisa secondo il modello del dual career secondo il quale gli uomini diventano al pari delle donne protagonisti nel nucleo familiare e nella vita professionale. A tale proposito ricordiamo in primis la direttiva del 2010/18 UE che rivisitando la direttiva del 96 sui congedi parentali richiama ancora una volta il principio di parità tra uomini e donne attraverso lo strumento del congedo parentale che viene aumentano dai 3 ai 4 mesi , o della direttiva n 1158 del 2019 dove viene introdotto un congedo di paternità autonomo della durata minima di dieci giorni lavorativi. Sulla spinta delle direttive europee anche in Italia si fa spazio il tema della conciliazione dapprima con la legge dell 8 marzo 2000 e in seguito con il decreto n 151 del 2001 che racchiude tutte le misure a sostegno della maternita e paternita, oggetto poi di diverse modifiche quali il decreto legislativo numero 80 del 2015, attraverso il quale si è attuato un universalizzazione delle tutele, ampliando la platea dei destinatari delle tutele: non solo lavoratori dipendenti, ma anche liberi professionisti e autonomi.Nonostante tali traguardi realizzati il nostro paese però persegue ancora un idea di conciliazione in parte disancorata da quella della parità di trattamento che ha condotto all adozione delle misure soprattutto da parte delle madri, e quindi rifacendosi ancora ad una idea della conciliazione al femminile.A confermare ciò è stata anche la pandemia: sono le donne infatti che ne hanno subito le
peggiori conseguenze, non solo a livello lavorativo,visto che l'emergenza ha toccato i settori nei quali erano addette maggiormente le donne, ma anche sotto il profilo degli impegni di cura familiare, in quanto gli stessi sono caduti tutti su di loro. Cio nonostante, la pandemia è stata anche l' occasione che ha spinto il governo a rivalutare il sistema ponendo in essere un progetto, il family act, con il quale il nostro paese mira a ridisegnare gli strumenti posti in essere a tutela della genitorialita così da raggiungere quel modello di dual career di stampo europeo.IL progetto mira infatti a promuovere l'occupazione femminile,attraverso incentivi resi alle aziende,e a rifondare alcuni istituti, in particolare quello del congedo parentale e di paternità. La speranza è che il progetto, che sarà accompagnato da provvedimenti normativi futuri possa così superare le lacune del sistema di welfare attuale, puntando al raggiungimento così di una parità di genere a livello lavorativo e familiare.
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