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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09052014-000003


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
RODOLICO, CLAUDIA
URN
etd-09052014-000003
Titolo
La profilassi della trasmissione verticale dell'infezione da HIV: studio sulla sorveglianza della neurotossicità indotta dalla terapia antiretrovirale.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Consolini, Rita
Parole chiave
  • profilassi
  • trasmissione verticale
  • infezione HIV
  • neurotossicità
  • antiretrovirali
Data inizio appello
23/09/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nella presente tesi si analizza la prevenzione della trasmissione madre-figlio dell’HIV, discutendone l’importanza a livello internazionale, i meccanismi con i quali avviene, e la profilassi più idonea da attuare nei riguardi di madre e neonato secondo le più recenti linee guida internazionali. L’attenzione è riservata al trattamento con antiretrovirali a cui al giorno d’oggi vengono sottoposte la quasi totalità delle madri e i rispettivi figli, valutandone il profilo di sicurezza neonatale. Viene descritto il protocollo europeo sponsorizzato dal “Collaborative Committee for Mitochondrial Toxicity in Children” (MITOC), che si propone di valutare le ripercussione sullo sviluppo neurologico dell’esposizione del feto e del neonato ad farmaci antiretrovirali. La Clinica Pediatrica di Pisa ha partecipando attivamente, inviando dati riguardanti 20 pazienti idonei allo studio. Vengono analizzati i dati raccolti nel corso dello studio di tali pazienti, che si è composto di una valutazione clinica per ciascun bambino, volta alla ricerca di eventuali inesplicabili sintomi neurologici di ritardo cognitivo o motorio, da ricondurre ad un danno mitocondriale. Nell’ambito di questa valutazione è stato compilato, per ogni bambino, un questionario di screening. Successivamente è stato effettuato un follow-up dopo 24 mesi. Tutti bambini sono risultati normali alla valutazione clinica, e nessuno ha richiesto una valutazione aggiuntiva di tipo neurologico e/o mitocondriale. L’analisi dei risultati ha portato alla conclusione che, seppur nell’esclusivo ambito della Clinica Pediatrica di Pisa, l’esposizione a farmaci antiretrovirali non espone il nascituro a ritardi cognitivi e motori. Sono stati inquadrati i risultati nel panorama pisano ed internazionale, valutando inoltre le possibili prospettive future.
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