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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09052012-021611


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
ROVAI, ILARIA
URN
etd-09052012-021611
Titolo
Sindromi Coronariche Acute e Disturbi depressivi: interazioni fisiopatologiche e implicazioni cliniche
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Balbarini, Alberto
Parole chiave
  • Cellule Endoteliali Progenitrici
  • Disturbi depressivi
  • Sindromi Coronariche Acute
Data inizio appello
25/09/2012
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
25/09/2052
Riassunto
Introduzione. Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato che la Depressione (Dd) è il più importante fattore di rischio per malattie cardiovascolari tra quelli psico-sociali.
Le EPCs (Endothelial Progenitor Cells) giocano un importante ruolo nel mantenimento dell'integrità vascolare e nella riparazione endoteliale. È stato dimostrato che ridotti livelli di EPCs sono predittivi di futuri eventi cardiovascolari e rappresentano un fattore prognostico indipendente nella stratificazione individuale del rischio cardiovascolare. In pazienti con Dd è stata documentata una riduzione dei livelli di EPCs circolanti rispetto ai soggetti sani e una relazione inversa tra livello di tali cellule e gravità dei sintomi depressivi.
Ad oggi non sono presenti in letteratura studi che abbiano messo in evidenza l’impatto della Dd sui livelli ematici delle EPCs in pazienti con Sindromi Coronariche Acute (SCA).
Obiettivo. Il presente lavoro ha lo scopo di valutare i livelli di EPCs circolanti in pazienti affetti da SCA con Dd, con la finalità di aumentare le conoscenze in merito alle interazioni fisiopatologiche e alle implicazioni cliniche esistenti tra queste due condizioni patologiche.
Materiali e Metodi. Per lo studio sono stati reclutati 74 pazienti con SCA (55 maschi, 19 femmine; età media 58 ± 11 anni, range 37-75). Come gruppi di controllo sono stati reclutati 15 volontari sani e 18 pazienti con Dd senza storia positiva per disturbi cardiovascolari. Il livello di EPCs circolanti è stato valutato mediante tecnica citofluorimetrica (FACS) valutando l’espressione di specifici antigeni di superficie (CD133, CD34, KDR). In tutti i pazienti sono state raccolte le principali variabili cliniche e antropometriche. È stata eseguita una valutazione clinico-cardiologica comprendente il dosaggio dei marcatori bioumorali, l'esecuzione di ECG ed ecocardiografia. Per la valutazione psichiatrica sono state somministrate, entro una settimana dall'evento coronarico acuto, specifiche scale psicopatologiche. In particolare sono state applicate la Scala Hamilton (Hamilton Depression Rate Scale, HDRS) e la SCID-I (Structured Clinical Interview for Psychiatric Disorders) per determinare la presenza di Dd secondo i criteri del DSM-IV.
Risultati. Dei 74 pazienti con SCA, 37 presentavano Dd (27 maschi, 10 femmine; età media 59±10 anni). Dei 37 pazienti con Dd, il 51% presentava una depressione lieve, il 13% una depressione moderata e l’8% una depressione grave. Il livello ematico delle EPCs è risultato inversamente correlato con l’indice HDRS (r=0.34; P=0.0028). Per quanto riguarda i livelli di EPCs circolanti dosati nei singoli gruppi, è emerso che i pazienti con SCA e Dd mostrano una riduzione statisticamente significativa dei livelli di EPCs rispetto ai soggetti con SCA senza Dd (47 (33-74) EPCs/ml di sangue vs. 121 (88-177) EPCs/ml di sangue, P<0.0001).
Il gruppo con SCA è stato ulteriormente suddiviso nei due sottogruppi STEMI (ST-Elevation Myocardial Infarction) e NSTEMI (Non ST-Elevation Myocardial Infarction). In entrambi i sottogruppi il numero di EPCs risultava significativamente ridotto nei soggetti con SCA e Dd rispetto ai soggetti con SCA senza Dd, sia nel gruppo STEMI (43 (26-67) EPCs/ml di sangue vs. 128 (92-202) EPCs/ml di sangue, P<0.0001), che nel gruppo NSTEMI (53 (35-96) EPCs/ml di sangue vs. 98 (57-163) EPCs/ml di sangue, P<0.05). Infine, i livelli ematici delle EPCs sono risultati significativamente ridotti nei soggetti con Dd senza storia positiva per disturbi cardiovascolari, sia rispetto ai soggetti sani (59 (38-83) EPCs/ml di sangue vs. 210 (149-273) EPCs/ml di sangue, P<0.0001), che rispetto ai soggetti con solo SCA senza Dd (59 (38-83) EPCs/ml di sangue vs. 121 (88-177) EPCs/ml di sangue, P<0.001).
Conclusioni. Il ridotto numero di EPCs circolanti riscontrato nei pazienti con SCA e Dd rispetto ai pazienti con SCA senza Dd, suggerisce che la presenza di Dd, indipendentemente dal verificarsi di un evento coronarico acuto, alteri i livelli di EPCs circolanti. Considerando il ruolo delle EPCs nel mantenimento dell'integrità endoteliale e dell'omeostasi vascolare, si può supporre che i pazienti con SCA e Dd rappresentino una popolazione più vulnerabile rispetto a quella senza Dd e maggiormente esposta a futuri eventi cardiovascolari.
Parole chiave: Cellule Endoteliali Progenitrici (EPCs); Sindromi Coronariche Acute (SCA); Depressione(Dd).
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