Tesi etd-09052008-082610 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BERTOLUCCI, ANDREA
URN
etd-09052008-082610
Titolo
METASTASI PANCREATICHE DA CARCINOMA RENALE: RISULTATI DELL'APPROCCIO CHIRURGICO
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Mosca, Franco
Parole chiave
- carcinoma
- metastasi
- pancreatiche
- renale
Data inizio appello
25/09/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il pancreas è una delle sedi di metastatizzazione del carcinoma del rene. In questo studio abbiamo analizzato i risultati a breve e lungo termine di pazienti sottoposti a pancreasectomia per metastasi da carcinoma renale, dal Febbraio 1997 all’Agosto 2007, presso il Centro di Riferimento della Regione Toscana per la cura delle malattie del pancreas.
Su un totale di 16 pazienti, 7 erano maschi (43,7%) e 9 femmine (56,3%) con un’età media di 62.5 anni (range 81-45 anni).
In 12 casi (75,0%) i pazienti presentavano metastasi metacrone, mentre in 4 casi (25,0%) sincrone. Sette pazienti (43.7%) presentavano una sola metastasi, mentre in 9 casi (56,3%) le metastasi pancreatiche erano multiple. In 5 casi (31,2%) erano presenti anche metastasi in altri distretti corporei.
Cinque pazienti sono stati sottoposti a duodenocefalopancreasectomia (31.2%), 3 pazienti a splenopancreasectomia sinistra (18,7%) e 8 pazienti a pancreasectomia totale (50,0%). In 4 casi (25,0%) è stato contemporaneamente asportato il tumore renale primitivo e in 5 casi (31,2%) è stata associata una resezione di altri organi.
La mortalità peri-operatoria è stata del 6,2% (1/16) e un decorso complicato è stato registrato in 4 pazienti (25,0%).
Otto pazienti (50,0%) sono stati trattati con sola chirurgia, mentre 8 pazienti (50,0%) sono stati sottoposti a trattamento combinato chemioterapico e chirurgico.
La sopravvivenza attuariale a 1, 3 e 5 anni dei pazienti dopo pancreasectomia per metastasi da carcinoma renale è stata rispettivamente del 86,7%, 86,7% e 52% (mediana 61 mesi). La sopravvivenza attuariale a 1, 3 e 5 anni dei pazienti trattati per metastasi pancreatiche da carcinoma renale dopo la nefrectomia iniziale è stata rispettivamente del 93,3%, 93,3% e 93,3% (mediana 186 mesi).
Differenze statisticamente significative non sono state evidenziate analizzando la sopravvivenza attuariale a 1, 3 e 5 anni dei pazienti sottoposti a trattamento chirurgico per metastasi sincrone o metacrone (66,7%, 66,7% e 33,3% vs 91,7%, 80,2% e 53,4%; p=0,5). Tuttavia, anche se non si è raggiunta una significatività statistica, la sopravvivenza mediana del gruppo di pazienti trattati per metastasi metacrone (61 mesi) è quasi doppia del gruppo di pazienti trattati per metastasi sincrone (38,5 mesi).
Nel gruppo sottoposto a pancreasectomia per metastasi da carcinoma a cellule chiare del rene, una differenza statisticamente significativa di sopravvivenza a 1, 3 e 5 anni non è stata identificata analizzando i pazienti in cui la recidiva si è presentata in un intervallo di tempo minore o uguale a 103 mesi (tempo medio di recidiva) o superiore a 103 mesi. Tuttavia, anche in questo caso la mediana di sopravvivenza dei pazienti con metastasi metacrone più precoci pare inferiore (56 mesi) rispetto a quella del gruppo con metastasi tardive che è indefinita.
Il carcinoma renale a cellule chiare è una malattia neoplastica dall’andamento spesso lento ma insidioso. Non sono occasionali infatti le riprese di malattia anche dopo molti anni dal primo intervento di nefrectomia.
Le pancreasectomie per metastasi pancreatiche da carcinoma renale possono essere considerate interventi sicuri, sovrapponibili alle pancreasectomie eseguite per tumori primitivi del pancreas.
La sopravvivenza a lungo termine dei pazienti sottoposti a pancreasectomia per metastasi da carcinoma del rene è incoraggiante e può essere favorita dalla presenza di metastasi metacrone e a tarda comparsa rispetto alla nefrectomia.
Su un totale di 16 pazienti, 7 erano maschi (43,7%) e 9 femmine (56,3%) con un’età media di 62.5 anni (range 81-45 anni).
In 12 casi (75,0%) i pazienti presentavano metastasi metacrone, mentre in 4 casi (25,0%) sincrone. Sette pazienti (43.7%) presentavano una sola metastasi, mentre in 9 casi (56,3%) le metastasi pancreatiche erano multiple. In 5 casi (31,2%) erano presenti anche metastasi in altri distretti corporei.
Cinque pazienti sono stati sottoposti a duodenocefalopancreasectomia (31.2%), 3 pazienti a splenopancreasectomia sinistra (18,7%) e 8 pazienti a pancreasectomia totale (50,0%). In 4 casi (25,0%) è stato contemporaneamente asportato il tumore renale primitivo e in 5 casi (31,2%) è stata associata una resezione di altri organi.
La mortalità peri-operatoria è stata del 6,2% (1/16) e un decorso complicato è stato registrato in 4 pazienti (25,0%).
Otto pazienti (50,0%) sono stati trattati con sola chirurgia, mentre 8 pazienti (50,0%) sono stati sottoposti a trattamento combinato chemioterapico e chirurgico.
La sopravvivenza attuariale a 1, 3 e 5 anni dei pazienti dopo pancreasectomia per metastasi da carcinoma renale è stata rispettivamente del 86,7%, 86,7% e 52% (mediana 61 mesi). La sopravvivenza attuariale a 1, 3 e 5 anni dei pazienti trattati per metastasi pancreatiche da carcinoma renale dopo la nefrectomia iniziale è stata rispettivamente del 93,3%, 93,3% e 93,3% (mediana 186 mesi).
Differenze statisticamente significative non sono state evidenziate analizzando la sopravvivenza attuariale a 1, 3 e 5 anni dei pazienti sottoposti a trattamento chirurgico per metastasi sincrone o metacrone (66,7%, 66,7% e 33,3% vs 91,7%, 80,2% e 53,4%; p=0,5). Tuttavia, anche se non si è raggiunta una significatività statistica, la sopravvivenza mediana del gruppo di pazienti trattati per metastasi metacrone (61 mesi) è quasi doppia del gruppo di pazienti trattati per metastasi sincrone (38,5 mesi).
Nel gruppo sottoposto a pancreasectomia per metastasi da carcinoma a cellule chiare del rene, una differenza statisticamente significativa di sopravvivenza a 1, 3 e 5 anni non è stata identificata analizzando i pazienti in cui la recidiva si è presentata in un intervallo di tempo minore o uguale a 103 mesi (tempo medio di recidiva) o superiore a 103 mesi. Tuttavia, anche in questo caso la mediana di sopravvivenza dei pazienti con metastasi metacrone più precoci pare inferiore (56 mesi) rispetto a quella del gruppo con metastasi tardive che è indefinita.
Il carcinoma renale a cellule chiare è una malattia neoplastica dall’andamento spesso lento ma insidioso. Non sono occasionali infatti le riprese di malattia anche dopo molti anni dal primo intervento di nefrectomia.
Le pancreasectomie per metastasi pancreatiche da carcinoma renale possono essere considerate interventi sicuri, sovrapponibili alle pancreasectomie eseguite per tumori primitivi del pancreas.
La sopravvivenza a lungo termine dei pazienti sottoposti a pancreasectomia per metastasi da carcinoma del rene è incoraggiante e può essere favorita dalla presenza di metastasi metacrone e a tarda comparsa rispetto alla nefrectomia.
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