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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09042023-151340


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BURCHIELLI, LUCA
URN
etd-09042023-151340
Titolo
Studio dei Processi di Formazione e Inibizione di Deposizioni Incrostanti in Impianto Pilota di Raffreddamento ad Acqua
Dipartimento
CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
Corso di studi
CHIMICA INDUSTRIALE
Relatori
relatore Dott. Puppi, Dario
tutor Per. Ind. Cortellazzi, Lino
Parole chiave
  • Indice Langelier (LSI)
  • antiscalant
  • impianto di raffreddamento ad acqua
  • F.C.; calcite
  • pHs; Langelier index (LSI)
  • antiscalant
  • water cooling system
  • F.C.; calcite
  • pHs
Data inizio appello
18/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/09/2093
Riassunto
In questo questo elaborato è stato studiato il meccanismo di formazione ed inibizione di depositi incrostanti, specialmente carbonato di calcio, in sistemi di raffreddamento ad acqua. Infatti, è stato ideato e realizzato un impianto pilota di raffreddamento comprensivo di un prototipo di torre evaporativa. L'impianto pilota ha rappresentato il mezzo con la quale è stato possibile simulare condizioni impiantistiche e condizioni incrostanti dell'acqua ricircolante facendo riferimento sempre ad un indice: l'indice di saturazione del carbonato di calcio (o indice di Langelier, LSI). L'indice di Langelier è un indice adimensionale che descrive la reale potenzialità di un’acqua a depositare sali insolubili come il CaCO3, creando così problematiche impiantistiche come minor efficienza di scambio di calore o intasamento delle tubazioni. Alle varie condizioni sperimentate sono stati testati quattro prodotti antincrostanti ADENCO (azienda nella quale ho svolto il tirocinio di tesi). Lo scopo della tesi, infatti, è stato quello di determinare i limiti di applicabilità di tali prodotti, indicando il valore massimo di LSI che ogni prodotto era in grado di sopportare, a determinate concentrazioni iniettate in impianto, per garantire la pulizia e la non deposizione di incrostazioni al proprio interno. Queste valutazioni sono state fatte a seguito di procedure analitiche di laboratorio che hanno consentito di monitorare giornalmente le varie concentrazioni delle specie promotrici della formazione di incrostazioni all'interno dell'acqua, e come la presenza degli inibitori di incrostazione testati potessero influenzarle e come essi potevano inibire la formazione delle incrostazioni. Questo studio ha permesso quindi di poter identificare i punti di forza dei vari prodotti con lo scopo volto a poter migliorare i programmi di condizionamento chimico già esistenti dal punto di vista di una maggior sostenibilità ambientale ed economica.
In questo questo elaborato è stato studiato il meccanismo di formazione ed inibizione di depositi incrostanti, specialmente carbonato di calcio, in sistemi di raffreddamento ad acqua. Infatti, è stato ideato e realizzato un impianto pilota di raffreddamento comprensivo di un prototipo di torre evaporativa. L'impianto pilota ha rappresentato il mezzo con la quale è stato possibile simulare condizioni impiantistiche e condizioni incrostanti dell'acqua ricircolante facendo riferimento sempre ad un indice: l'indice di saturazione del carbonato di calcio (o indice di Langelier, LSI). L'indice di Langelier è un indice adimensionale che descrive la reale potenzialità di un’acqua a depositare sali insolubili come il CaCO3, creando così problematiche impiantistiche come minor efficienza di scambio di calore o intasamento delle tubazioni. Alle varie condizioni sperimentate sono stati testati quattro prodotti antincrostanti ADENCO (azienda nella quale ho svolto il tirocinio di tesi). Lo scopo della tesi, infatti, è stato quello di determinare i limiti di applicabilità di tali prodotti, indicando il valore massimo di LSI che ogni prodotto era in grado di sopportare, a determinate concentrazioni iniettate in impianto, per garantire la pulizia e la non deposizione di incrostazioni al proprio interno. Queste valutazioni sono state fatte a seguito di procedure analitiche di laboratorio che hanno consentito di monitorare giornalmente le varie concentrazioni delle specie promotrici della formazione di incrostazioni all'interno dell'acqua, e come la presenza degli inibitori di incrostazione testati potessero influenzarle e come essi potevano inibire la formazione delle incrostazioni. Questo studio ha permesso quindi di poter identificare i punti di forza dei vari prodotti con lo scopo volto a poter migliorare i programmi di condizionamento chimico già esistenti dal punto di vista di una maggior sostenibilità ambientale ed economica.
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