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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09042020-135344


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MOSCA, VERONICA
URN
etd-09042020-135344
Titolo
Approccio pupillometrico al problema della segregazione figura-sfondo
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Binda, Paola
Parole chiave
  • segregazione figura-sfondo
  • elaborazione visiva
  • attenzione
  • processi percettivi top-down e bottom-up
  • pupillometria
Data inizio appello
24/09/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
La percezione è un fenomeno complesso, che inizia dal momento in cui la luce entra nell’occhio e procede fino alla sua elaborazione nella corteccia cerebrale. Nel corso dell’elaborazione percettiva intervengono numerosi meccanismi che organizzano e regolano l’organizzazione percettiva e grazie ai quali possiamo dare senso alla realtà che ci circonda. Uno dei più importanti meccanismi che intervengono nella percezione è la segregazione figura-sfondo, il processo che ci permette di distinguere le figure dallo sfondo su cui vengono presentate e che ci dà quindi indicazioni sul modo corretto di interpretare gli stimoli che ci circondano. Un altro processo rilevante è quello costituito dai processi attentivi, che ci permettono di selezionare continuamente dall’ambiente gli stimoli che sono più salienti e più utili ai fini del nostro comportamento. La segregazione figura-sfondo e i processi attentivi sono entrambi regolati sia da processi bottom-up sia da processi top-down: i processi bottom-up sono quelli che provengono dagli stimoli nell’ambiente, ovvero tutte le caratteristiche degli stimoli che ci suggeriscono, nel corso della percezione, che un certo stimolo debba essere interpretato come figura piuttosto che come sfondo, oppure che guidano la nostra attenzione verso quello stimolo perché sono più salienti; i processi top-down sono quelli che appartengono all’individuo che sta percependo lo stimolo, che quindi decide coscientemente di interpretare un certo stimolo come figura oppure di spostare la propria attenzione volontariamente in una certa direzione. Tenendo conto della complessità del fenomeno della percezione, è evidente che studiarla dal punto di vista psicofisiologico non sia un compito semplice. Una metodologia oggettiva ed efficiente che sembra adatta a questo scopo è quella della pupillometria. La letteratura dimostra infatti che il diametro pupillare non sia solamente regolato dalla luminosità ambientale, ma che intervengono anche fattori cognitivi di alto livello nella sua modulazione, come l’illusione di luminosità o i processi attentivi. In questa tesi si propone di utilizzare questa tecnica per studiare la variabilità inter-individuale nei processi di segregazione figura-sfondo.
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