logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09042019-191606


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MORELLI, FABIO
URN
etd-09042019-191606
Titolo
TPM Strategy: progetto di riduzione downtime sul banco di leak test in Elio
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA MECCANICA
Relatori
relatore Prof. Braglia, Marcello
Parole chiave
  • Tpm
  • Continental
  • Progetto KATA
  • Leak test in elio
Data inizio appello
09/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/10/2089
Riassunto
La tesi è stata sviluppata attraverso un percorso formativo di 6 mesi svolto presso l'azienda Continental Automotive, sede di Fauglia. Si basa sull'applicazione dei concetti della strategia TPM. all'interno del reparto di assemblaggio RDU, Reductant Dosing Unit, progettato e prodotto nello stabilimento stesso. Il lavoro svolto mira alla creazione di una metodologia TPM volta al consolidamento dei pilastri del Focus Improvement, Preventive Maintenance e Education and Training su modulo di Leak Test in Elio della linea. La base di partenza è stata l’apertura di un progetto Kata di miglioramento con il quale sono stati individuati gli ostacoli, che si presentavano di volta in volta, al raggiungimento dell’obiettivo prefissato: l’abbattimento dei downtimes. Sono stati creati inizialmente degli strumenti di Visual Management per ridurre i tempi di intervento in caso di guasto. Grazie all'analisi della ciclica del modulo, condotta studiando tutte le tipologie di allarme individuandone cause e parti del modulo coinvolte, e ai problem solving fatti durante le fasi di diagnosi dei guasti, sono stati creati gli standard, Piani di Reazione e Istruzioni, sui quali è stato formato il personale di linea. È stato inoltre possibile sia eliminare alcune tipologie di guasto riprogettando alcuni elementi critici sia migliorare la precisione del test creando strumenti e documentazioni per effettuarne le calibrazioni. Infine, le criticità emerse sono state contenute implementando attività di manutenzione preventiva, prima quasi del tutto assenti, e di manutenzione autonoma per la corretta conduzione dell’impianto.
File