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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09042018-204602


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PINELLI, KAREN
Indirizzo email
karen-10@hotmail.it,pinellikaren@gmail.com
URN
etd-09042018-204602
Titolo
Bassa statura da mutazione del gene SHOX: aspetti genetici, clinici e risposta al trattamento con ormone della crescita
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Peroni, Diego
correlatore Dott. Bertelloni, Silvano
Parole chiave
  • rGH
  • ormone della crescita
  • ipostaturalità
  • gene SHOX
  • bassa statura
  • auxologia
  • altezza
  • velocità di crescita
Data inizio appello
25/09/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Premessa. La valutazione della crescita staturale e delle proporzioni corporee rappresenta una componente fondamentale della valutazione auxologica in età evolutiva, poiché il riscontro di ipostaturalità (altezza inferiore al 3° centile o a -2 SDS) può sottendere una condizione patologica e richiedere un trattamento specifico. L’ipostaturalità da mutazione del gene SHOX, localizzato nella regione PAR1 del braccio corto dei cromosomi sessuali X e Y, rappresenta la causa monogenica più frequente di bassa statura (frequenza  1:300-1000). Dal momento che SHOX sfugge al meccanismo di Lyon, l’aploinsufficienza di tale gene, dovuta alla presenza di delezioni, mutazioni o duplicazioni, è in grado di causare bassa statura con un’elevata variabilità fenotipica. Le tre condizioni cliniche, ad oggi identificate, correlate al deficit di SHOX sono: la discondrosteosi di Léri-Weill (LWD), la displasia mesomelica di Langer (LD) e la bassa statura idiopatica (ISS). Dal punto di vista clinico, i bambini con diagnosi di aploinsufficienza del gene SHOX presentano parametri auxologici alla nascita (peso, lunghezza) nella norma o di poco ridotti per età e per sesso e un successivo rallentamento della crescita, già evidente dai primi anni di vita. Tuttavia, il fenotipo tipico della bassa statura disarmonica mesomelica si rende evidente con il passare degli anni, principalmente alla pubertà e nel sesso femminile. La statura adulta è variabilmente compromessa tra -4/-1 SDS, in assenza di terapia. La terapia, oggi approvata dalle agenzie regolatorie, si basa sull’ormone della crescita ricombinante (rGH) (nota AIFA 39).
Obiettivi della tesi. Gli obiettivi di questa tesi sono stati quelli di:
• valutare, all’interno di una popolazione con bassa statura idiopatica, la frequenza e il tipo di varianti genetiche di SHOX;
• analizzare le principali caratteristiche cliniche al momento della diagnosi quali statura, velocità di crescita (VC), indice di massa corporea (BMI), età ossea;
• valutare in un sottogruppo di pazienti trattati con rGH, attraverso un follow-up a 12 e a 24 mesi, le variazioni dell’altezza, della VC e del BMI rispetto ai valori basali.
Risultati. Sono state individuate mutazioni di SHOX nel 12,1% (n=56) dei bambini esaminati (n=463). Le mutazioni più frequentemente riscontrate sono mutazioni puntiformi introniche o esoniche, 8 delle quali de novo. In 16 casi è stata documentata una trasmissione ereditaria della mutazione. Le caratteristiche cliniche alla diagnosi sono in accordo con quanto riportato in letteratura. Il deficit staturale basale nei pazienti sottoposti al follow up è risultato pari a -1,9 SDS +0,48. Durante il trattamento, sia l’altezza che la VC hanno mostrato un significativo incremento, con un guadagno medio in altezza pari a 1 DS in assenza di effetti collaterali.
Conclusioni. L’aploinsufficienza di SHOX rappresenta un’importante causa di bassa statura. Il background genetico nei bambini italiani sembra parzialmente differente da quello descritto in altri paesi. L’importanza di una precoce diagnosi di ipostaturalità da alterazioni del gene SHOX deriva dalla possibilità di predisporre un trattamento efficace, da confermare con un follow up a lungo termine. Una mancata diagnosi (e conseguente mancato trattamento) può avere conseguenze, oltre che sullo stato di salute della persona affetta, anche per il professionista, in quanto può determinare un contenzioso di tipo medico-legale per “malpractice”.
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