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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09042015-155024


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
STELLA, MATILDE
URN
etd-09042015-155024
Titolo
To hydor rheon Gestione delle acque in Sicilia e Magna Grecia (VIII - III a.C.)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Parra, Maria Cecilia
correlatore Prof. Paoletti, Maurizio
Parole chiave
  • acqua
  • acquedotti
  • approvvigionamento
  • canalizzazioni
  • cisterne
  • irregimentazione acque
  • pozzi
  • risorse idriche
Data inizio appello
28/09/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo studio intende tracciare, sulla base dell’edito, un sintetico quadro delle evidenze archeologiche in ambito idrico rinvenute nei più rilevanti siti greci di Sicilia e Magna Grecia tra VIII e inizio III secolo a.C., con riferimento, ove possibile e nella misura supportabile, ai cambiamenti ambientali che hanno interessato i territori in questione, utili a ricostruire le dinamiche naturali con cui dovettero confrontarsi i coloni. La prima parte del lavoro si concentra sulla fase arcaico-classica e protoellenistica (VIII - metà IV a.C.) dei siti scelti e si propone di delineare per ogni sito il quadro idrogeologico e topografico necessario all’inquadramento delle problematiche di gestione e fruizione delle acque. La scheda di ogni sito è stata divisa sulla base della funzione (drenaggio e raccolta) dei vari impianti di gestione delle acque e sulla base dell’area topografica trattata (impianto urbano, area perimetrale al sistema difensivo e chora). Nella seconda parte si mettono in evidenza le modalità e le tecniche di gestione delle acque adottate tra la metà del IV agli inizi del III secolo a.C., fase a cui è destinata un’attenzione particolare a causa dei cambiamenti sociali, politici e architettonici che coinvolgono la Sicilia con l’avvento di Timoleonte e degli eventi, spesso bellici, che interessano la Magna Grecia. Da questo tessuto descrittivo - interpretativo delle modalità di gestione delle acque, emergono, infine, alcune considerazioni basate soprattutto sul confronto dei vari siti, con particolare attenzione al contesto difensivo, e alcune proposte di ricerca.
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