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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09042014-095611


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
SCHIFANO, MARTINA
URN
etd-09042014-095611
Titolo
Modificazioni endoteliali e placentari e restrizione della crescita intrauterina in relazione ai valori plasmatici di PAPP-A nel I trimestre di gravidanza
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Gadducci, Angiolo
Parole chiave
  • FMD
  • Gravidanza
  • IUGR
Data inizio appello
23/09/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’accrescimento intrauterino è un processo biologico dinamico che si avvia al momento del concepimento e si svolge con modalità e cronologia diverse nelle varie epoche della gravidanza.
Ogni feto è dotato di uno specifico potenziale di crescita determinato geneticamente; quando sono presenti fattori che influiscono negativamente sulla gravidanza riducendo la piena espressione di questo potenziale, si osserva una restrizione della crescita (Intrauterine Growth Restriction, IUGR).
Si stima che in Italia circa il 7% delle gravidanze sia complicato da IUGR, che rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità perinatale. In considerazione del maggior rischio di insorgenza di complicanze, il feto con restrizione di crescita necessita di un monitoraggio intensivo dell’accrescimento e del benessere che viene condotto con valutazioni ecografiche seriate della biometria fetale e studio doppler velocimetrico del compartimento vascolare materno e/o fetale.
Non esistendo ancora delle terapie efficaci nel prevenire l’insorgenza di IUGR o per trattare in utero i feti affetti, attualmente il miglior vantaggio si ottiene dall’identificazione precoce delle gravidanze a rischio. In questo contesto si inserisce la valutazione dei livelli plasmatici materni di Pregnancy Associated Plasma Protein-A (PAPP-A) nel I trimestre di gravidanza. Si tratta di una glicoproteina prodotta in elevate concentrazioni dalle cellule del trofoblasto che riveste la superficie dei villi di ancoraggio e rilasciata nella circolazione materna a concentrazioni crescenti sin dall’inizio della gravidanza. Il significato biologico della PAPP-A è ancora sconosciuto ma i risultati di numerosi studi supportano l’ipotesi che possa agire come importante fattore di regolazione della crescita influenzando il sistema IGF (Insuline-like Growth Factor); si ritiene inoltre che abbia un ruolo significativo nel controllo autocrino e paracrino dell’invasione del trofoblasto.
Partendo dall’ipotesi che la PAPP-A possa influenzare l’accrescimento fetale non solo regolando la biodisponibilità dell’IGF necessario per un corretto sviluppo somatico e per una regolare placentazione, ma anche favorendo la sua attività come vasodilatatore a livello endoteliale, questa tesi si propone di valutare la possibile correlazione tra i livelli plasmatici materni di PAPP-A nel I trimestre di gravidanza, l’accrescimento fetale, le alterazioni Doppler velocimetriche a carico delle arterie uterine e la presenza di disfunzione endoteliale valutata con la Flow Mediated Dilation (FMD).
I risultati ottenuti, in accordo con la più recente letteratura, suggeriscono che bassi livelli plasmatici di PAPP-A possano essere associati ad una compromissione dell’accrescimento del feto; questa proteina potrebbe influenzare in modo diretto la crescita fetale favorendo lo sviluppo di organi ed apparati, ma potrebbe avere anche un ruolo indiretto agendo sia sulla placentazione che sulla funzione endoteliale materna.
Saranno necessari ulteriori studi per determinare se la PAPP-A possa essere utile nella pratica clinica per individuare e seguire in modo appropriato le gravidanze a rischio di IUGR.
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