Tesi etd-09042008-220534 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SALOTTI, ALICE
URN
etd-09042008-220534
Titolo
Cetuximab e radioterapia: un'alternativa terapeutica in pazienti con carcinoma squamoso localmente avanzato del distretto testa-collo
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Cionini, Luca
Parole chiave
- cetuximab
- radiochemioterapia
- tumori testa-collo
Data inizio appello
25/09/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
I tumori squamosi del distretto cervico-facciale sono un’importante causa di decesso per neoplasia, e sebbene negli ultimi decenni le nuove opzioni terapeutiche nell’ambito della cura dei tumori abbiano consentito notevoli miglioramenti dei risultati, la loro prognosi rimane scadente, soprattutto per le forme localmente avanzate.
In presenza di malattia resecabile lo standard terapeutico è considerato la chirurgia seguita da RT adiuvante, mentre per le forme non resecabili è indicato un trattamento radiochemioterapico concomitante con cisplatino; si tratta però di un regime molto aggressivo che talvolta i pazienti non riescono a portare a termine per un performance status spesso non buono e frequenti comorbilità.
Recenti acquisizioni in ambito molecolare e la messa a punto della “target therapy” sembrano aver aperto la strada ad altre possibilità di trattamento grazie a Cetuximab, anticorpo monoclonale di classe IgG in grado di legare EGFR, recettore per il fattore di crescita epiteliale. Questa molecola è iperespressa nell’80-90% delle neoplasie squamose di testa e collo e suoi aumentati livelli correlano con maggior aggressività di malattia, maggior rischio di recidive loco-regionali e minor sopravvivenza globale.
Un recente studio randomizzato di fase III ha confrontato l’associazione RT + Cetuximab rispetto alla RT esclusiva ed ha riportato miglioramenti statisticamente significativi della sopravvivenza e del controllo locoregionale a 3 anni, senza rilevare incremento di tossicità.
Visti questi risultati preliminari, presso il reparto di Radioterapia dell’Università di Pisa è stata realizzata un’esperienza con Cetuximab e RT concomitante in 6 pazienti affetti da carcinoma squamoso localmente avanzato di testa e collo con l’obiettivo di valutare la tolleranza al trattamento ed il controllo locale di malattia.
In presenza di malattia resecabile lo standard terapeutico è considerato la chirurgia seguita da RT adiuvante, mentre per le forme non resecabili è indicato un trattamento radiochemioterapico concomitante con cisplatino; si tratta però di un regime molto aggressivo che talvolta i pazienti non riescono a portare a termine per un performance status spesso non buono e frequenti comorbilità.
Recenti acquisizioni in ambito molecolare e la messa a punto della “target therapy” sembrano aver aperto la strada ad altre possibilità di trattamento grazie a Cetuximab, anticorpo monoclonale di classe IgG in grado di legare EGFR, recettore per il fattore di crescita epiteliale. Questa molecola è iperespressa nell’80-90% delle neoplasie squamose di testa e collo e suoi aumentati livelli correlano con maggior aggressività di malattia, maggior rischio di recidive loco-regionali e minor sopravvivenza globale.
Un recente studio randomizzato di fase III ha confrontato l’associazione RT + Cetuximab rispetto alla RT esclusiva ed ha riportato miglioramenti statisticamente significativi della sopravvivenza e del controllo locoregionale a 3 anni, senza rilevare incremento di tossicità.
Visti questi risultati preliminari, presso il reparto di Radioterapia dell’Università di Pisa è stata realizzata un’esperienza con Cetuximab e RT concomitante in 6 pazienti affetti da carcinoma squamoso localmente avanzato di testa e collo con l’obiettivo di valutare la tolleranza al trattamento ed il controllo locale di malattia.
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