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Negli ultimi anni il fenomeno del WOM, grazie anche all’avvento dei Social Network, sta diventando un potente strumento di persuasione su cui le aziende stanno cercando di definire le proprie strategie di marketing.
La principale figura che ha fatto del passaparola un punto di forza è sicuramente il Brand Evangelist che, spinto da un forte amore per un marchio/prodotto/associazione, attua spontaneamente un passaparola positivo in grado di influenzare le decisioni di acquisto dei consumatori. Allo stesso modo, nel mondo dei Social Network, una figura analoga è quella dell’Influencer il quale si occupa di creare contenuti, in virtù di un compenso economico, che siano in grado di influenzare le decisioni dei suoi follower.
L’obiettivo della tesi è quello di capire se queste due figure, per certi aspetti simili, possano essere considerate una l’evoluzione dell’altra. Nell’ottica del consumatore, invece, si cercherà di evidenziare le percezioni che le varie generazioni (Generazione Z, Generazione Y e Generazione X) hanno rispetto alle due figure oggetto di analisi, capire dunque se i consumatori si fidino delle raccomandazioni di Evangelisti esperti, oppure, se l’era modera induce le persone a fidarsi maggiormente degli stimoli posti in essere dall’influencer sui Social; infine, capire se all’interno delle nuove generazioni si possano trovare le basi per la nascita di potenziali Evangelisti in grado di tramandare la passione, oppure potenziali Influencer.