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La perdita di efficacia del marketing tradizionale nel corso del tempo e l’avvento dei Social Network hanno portato alla rinascita del passaparola. Tra le diverse forme che questa strategia di comunicazione può assumere, sicuramente quella più efficace è quella del brand evangelism. Quest’ultima, consiste nella diffusione, spontanea e gratuita, da parte di un soggetto particolarmente appassionato di informazioni, idee e sentimenti positivi riguardanti un marchio, un prodotto o un servizio. Ciò che contraddistingue questa attività di proselitismo è l’uso del word of mouth in modo persuasivo, col fine ultimo di influenzare il comportamento di acquisto, gli atteggiamenti e il modo di pensare degli altri consumatori.
Con l’avvento dei Social Network, però, a questa figura si è affiancata quella degli Influencer, ovvero soggetti che sottoposti all’influenza di un’azienda e in virtù di un compenso economico, si impegnano nel dispensare consigli e suggerimenti utili ai fini dell’acquisto di un prodotto o un marchio sui principali Social.
L’obiettivo di questa tesi, pertanto, è quello di: 1. Capire se queste due figure possano essere considerate, l’una l’evoluzione dell’altra; 2. Capire come le differenti Generazioni X, Y e Z percepiscano queste due figure; 3. Capire se all’interno delle nuove generazioni, nel contesto odierno particolarmente ricco di stimoli, si possano trovare le basi per la nascita di nuovi brand evangelist o influencer.