logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09032020-172238


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BUONGIORNO, GIAMBATTISTA
URN
etd-09032020-172238
Titolo
La trasemina del tappeto erboso di Cynodon dactylon x transvaalensis con specie microterme
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Prof. Volterrani, Marco
Parole chiave
  • trasemina
Data inizio appello
12/10/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/10/2090
Riassunto
Nella zona mediterranea le macroterme da tappeto erboso si stanno diffondendo rapidamente da ormai due decenni, sia nel settore sportivo che in quello ornamentale. La dormienza risulta però un problema chiave perché la perdita di colore invernale non è ancora accettata culturalmente.
La trasemina con microterme è attualmente il metodo più utilizzato che permette di superare l’inverno al tappeto erboso, mantenendo il colore verde.
Tutte le specie macroterme possono essere traseminate, ma per queste prove è stata scelta la gramigna perché si adatta bene alle basse temperature che in inverno si presentano nell’area mediterranea.
Le microterme più utilizzate per la trasemina sono i loietti (Lolium spp.) i quali, grazie alla loro rapida germinazione e al loro rapido insediamento, garantiscono la formazione di una copertura verde stabile in breve tempo nonostante, durante la primavera, siano molto persistenti e non facilitino la transizione, le Festuche e, infine, il trifoglio.
La prova, come si leggerà, è stata condotta nel centro di ricerche sui tappeti erbosi del Disaa-a ed è volta a constatare la risposta del tappeto erboso di Cynodon dactylon x tranvaalensis successivamente alle operazioni di trasemina con le specie microtermiche:
Si valuterà il colore che assumerà il tappeto traseminato, l’altezza cumulata e la transizione dell’ibrido.
In base ai risultati, verranno stilate delle tabelle contenenti i parametri ottenuti.

Le specie utilizzate nella prova hanno mostrato attitudini e comportamenti diversi nei due anni di sperimentazione.
Dal punto di vista estetico sicuramente Festuca arundinacea è la specie dotata di prestazioni migliori, così come Lolium perenne e Festuca rubra. Mentre scarse sono state le performances di Lolium multiflorum e Poa trivialis.
Lolium multiflorum ha dimostrato di avere una maggiore crescita nel periodo in esame ma si è dimostrata anche la specie che più velocemente e in modo completo scompare in primavera permettendo alla gramigna di vegetare senza alcun tipo di competizione. Analogo comportamento è stato osservato in Poa trivialis.
Festuca arundinacea soprattutto, e in misura minore Lolium perenne e Festuca rubra, hanno mostrato una notevole persistenza dopo due anni dalla trasemina, dando luogo ad una vera e propria consociazione con la macroterma.
In un caso, a soppiantare totalmente la gramigna nel rilievo del mese di maggio, in cui si dovrebbe, contrariamente, vedere il pieno risveglio vegetativo della macroterma, non è stata Festuca arundinacea bensì Trifolium repens, prendendo il sopravvento nel mix.
La persistenza delle specie traseminate è quindi notevolmente diversa e diverse possono essere le ripercussioni sulla gestione del tappeto erboso.
Laddove esiste l’esigenza di avere il tappeto erboso di gramigna “libero” in primavera, si sceglieranno specie come Lolium multiflorum o Poa trivialis, malgrado di colorazione più chiara e quindi di minore valore estetico. Laddove si ritiene di poter tollerare, o addirittura si ricerchi la consociazione di gramigna con le microterme, sicuramente Festuca arundinacea, Lolium perenne e Festuca rubra sembrano essere le specie più indicate.
File