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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09032013-191135


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
GIAMBARTOLOMEI, GIULIO
URN
etd-09032013-191135
Titolo
Il By-pass Gastrico su ansa alla Roux come intervento di revisione per fallimento o complicanza di precedente procedura bariatrica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Anselmino, Marco
Parole chiave
  • chirurgia bariatrica
  • By-pass gastrico
Data inizio appello
24/09/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
ABSTRACT
Introduzione.
La Chirurgia Bariatrica è gravata da un circa 20% di necessità al reintervento. Le cause sono rappresentate dal fallimento della procedura primitiva, dalla ripresa del peso dopo successo parziale, e dall’instaurarsi di complicanze lungo termine che riducono la qualità di vita, specifiche di ogni singola procedura bariatrica.
Il By-pass Gastrico su ansa alla Roux, oltre a rappresentare ancora l’intervento primitivo più eseguito al mondo, viene anche spesso proposto come procedura di revisione grazie alle sue caratteristiche fisiopatologiche.
Materiali e Metodi.
101 pazienti sono stati valutati retrospettivamente dopo intervento di conversione a By-pass Gastrico da procedura primitiva bariatrica, per valutare l’efficacia del reintervento sul calo di peso e la sua adeguatezza nella risoluzione delle complicanze long-term e delle comorbidità associate.
61 pazienti provenivano da un intervento primitivo di Bendaggio gastrico regolabile (AGB), di cui 44 erano andati incontro a ripresa parziale del peso, 12 a fallimento, 3 a slippage, 1 a rottura del dispositivo ed 1 a dilatazione della pouch gastrica.
20 pazienti erano stati invece sottoposti a Gastroplastica Verticale (VBG), dei quali 8 venivano convertiti per ripresa parziale del peso, 4 per fallimento, 7 per stenosi della benderella e 1 per reflusso gastroesofageo.
Dei 3 pazienti sottoposti a Sleeve Gastrectomy (SG), 2 venivano convertiti a By-pass Gastrico per reflusso gastroesofageo ed 1 per ripresa del peso a distanza di 18 mesi.
Di tutti i 17 pazienti sottoposti a Chirurgia malassorbitiva (10 Diversioni Biliopancreatiche e 7 By-pass Digiuno-ileali), le indicazioni alla conversione a By-pass Gastrico erano rappresentate dalla ripresa a lungo termine del peso oltre che da una compromessa qualità di vita.
Per ogni paziente rioperato sono stati valutati gli indici antropometrici insieme alle comorbidità presenti al momento del reintervento, e successivamente, dopo un follow-up medio di 35 mesi (r. 12-78). Inoltre, durante il follow-up, si è valutata l’eventuale comparsa di complicanze long-term legate alla procedura revisionale di By-pass Gastrico.

Risultati.
Una significativa riduzione del BMI medio è stata osservata dopo reintervento a prescindere dalla procedura primaria, essendo il fallimento o la ripresa del peso il motivo più frequente di conversione. Grande efficacia del reintervento è stata registrata quando la malattia da reflusso gastroesofageo, spesso complicata da esofagite, rappresentava l’indicazione al reintervento. Diabete, Ipertensione arteriosa, Dislipidemia e Sindrome delle Apnee Notturne (OSAS) documentate al momento del reintervento miglioravano significativamente con il By-pass Gastrico revisionale. Tra le complicanze maggiormente registrate durante il follow-up la Dumping Syndrome oltre ad essere la più frequente ammontava al 27,7%.
Conclusioni.
Il By-pass Gastrico su ansa alla Roux si è dimostrato un efficace intervento di revisione in chirurgia bariatrica tale da essere considerato una procedura di “salvataggio” per fallimento o complicanza non solo dopo Bendaggio gastrico, Gastroplastica Verticale e Sleeve Gastrectomy, ma anche dopo intervento di chirurgia malassorbitiva pura come la Diversione Biliopancreatica o il By-pass Digiuno-ileale. Anche in termini di sicurezza il By-pass Gastrico revisionale ha generato complicanze del tutto sovrapponibili allo stesso intervento eseguito con intento primitivo sebbene la mortalità perioperatoria sia risultata significativamente maggiore.
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