Tesi etd-09032008-000432 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
GUIDI, ELISA
URN
etd-09032008-000432
Titolo
La risonanza magnetica nella valutazione della perfusione renale nei pazienti con stenosi dell'arteria renale
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Bartolozzi, Carlo
Parole chiave
- perfusione renale
Data inizio appello
25/09/2008
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2048
Riassunto
SCOPO:
Valutare la possibilità di utilizzare l’imaging RM per quantificare la perfusione parenchimale ed il flusso ematico renale in pazienti affetti da ipertensione arteriosa con sospetta malattia renovascolare.
MATERIALI E METODI:
34 pazienti con ipertensione arteriosa, precedentemente sottoposti ad esame eco-colorDoppler delle arterie renali, sono stati sottoposti a studio RM dell’addome superiore. Il protocollo RM comprendeva sequenze LAVA per lo studio perfusionale, PC-2D cardio-sincronizzate per l’analisi flussimetrica, PC 3D e CEMRA per l’angio-RM dell’aorta e delle arterie renali. I dati perfusionali sono stati elaborati utilizzando un software sperimentale e sono stati calcolati i seguenti parametri perfusionali: MTT (tempo medio di transito), TTP (tempo del picco di enhancement), MUS (massima pendenza della curva al primo passaggio) e MSI (massima intensità di segnale).
RISULTATI:
Il flusso ematico renale risulta ridotto in maniera significativa nei pazienti con stenosi dell’arteria renale monolaterale e bilaterale. Fra soggetti sani e pazienti con stenosi monolaterale e bilaterale, TTP e MTT sono significativamente aumentati, mentre MUS e MSI presentano una riduzione statisticamente significativa. Nei pazienti con stenosi sia monolaterale che bilaterale, la creatininemia correla in maniera statisticamente significativa con tutti i parametri perfusionali, ad eccezione di TTP; il filtrato glomerulare correla in maniera statisticamente significativa con MUS e MSI e presenta una correlazione ai limiti della significatività con MTT. Inoltre, nei soggetti con stenosi dell’arteria renale il filtrato glomerulare presenta una correlazione statisticamente significativa con il flusso ematico renale.
CONCLUSIONI:
Le sequenze per l’analisi del flusso ematico renale e della perfusione parenchimale forniscono utili indicazioni sulla funzione renale in pazienti con ipertensione arteriosa e possono essere implementate in un protocollo RM di routine per la valutazione dei pazienti con sospetta ipertensione renovascolare. Si prevede che questo tipo di indagine potrà essere utilizzato per valutare gli effetti della rivascolarizzazione percutanea nei pazienti con ipertensione renovascolare sottoposti a trattamento.
Valutare la possibilità di utilizzare l’imaging RM per quantificare la perfusione parenchimale ed il flusso ematico renale in pazienti affetti da ipertensione arteriosa con sospetta malattia renovascolare.
MATERIALI E METODI:
34 pazienti con ipertensione arteriosa, precedentemente sottoposti ad esame eco-colorDoppler delle arterie renali, sono stati sottoposti a studio RM dell’addome superiore. Il protocollo RM comprendeva sequenze LAVA per lo studio perfusionale, PC-2D cardio-sincronizzate per l’analisi flussimetrica, PC 3D e CEMRA per l’angio-RM dell’aorta e delle arterie renali. I dati perfusionali sono stati elaborati utilizzando un software sperimentale e sono stati calcolati i seguenti parametri perfusionali: MTT (tempo medio di transito), TTP (tempo del picco di enhancement), MUS (massima pendenza della curva al primo passaggio) e MSI (massima intensità di segnale).
RISULTATI:
Il flusso ematico renale risulta ridotto in maniera significativa nei pazienti con stenosi dell’arteria renale monolaterale e bilaterale. Fra soggetti sani e pazienti con stenosi monolaterale e bilaterale, TTP e MTT sono significativamente aumentati, mentre MUS e MSI presentano una riduzione statisticamente significativa. Nei pazienti con stenosi sia monolaterale che bilaterale, la creatininemia correla in maniera statisticamente significativa con tutti i parametri perfusionali, ad eccezione di TTP; il filtrato glomerulare correla in maniera statisticamente significativa con MUS e MSI e presenta una correlazione ai limiti della significatività con MTT. Inoltre, nei soggetti con stenosi dell’arteria renale il filtrato glomerulare presenta una correlazione statisticamente significativa con il flusso ematico renale.
CONCLUSIONI:
Le sequenze per l’analisi del flusso ematico renale e della perfusione parenchimale forniscono utili indicazioni sulla funzione renale in pazienti con ipertensione arteriosa e possono essere implementate in un protocollo RM di routine per la valutazione dei pazienti con sospetta ipertensione renovascolare. Si prevede che questo tipo di indagine potrà essere utilizzato per valutare gli effetti della rivascolarizzazione percutanea nei pazienti con ipertensione renovascolare sottoposti a trattamento.
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