Tesi etd-09022019-213828 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
LULLI, SARA
URN
etd-09022019-213828
Titolo
Osservazioni cliniche e clinico-patologiche su 42 casi di ipoadrenocorticismo nel cane
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
PATOLOGIA E CLINICA DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE
Relatori
relatore Marchetti, Veronica
Parole chiave
- cane
- ipoadrenocorticismo
Data inizio appello
26/09/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/09/2089
Riassunto
Obiettivo: Valutare segnalamento, anamnesi, sintomatologia clinica ed esami di laboratorio su una popolazione di cani con diagnosi di ipoadrenocorticismo e paragonare questi dati con quanto riportato in letteratura.
Inoltre un obiettivo secondario è confrontare la popolazione in studio con una popolazione di controllo di cani con segni gastroenterici in cui è stato escluso l’ipopadrenocorticismo.
Materiali e metodi: Sono stati selezionati 42 cani con diagnosi di ipoadrenocorticismo visitati presso l’Ospedale Didattico Mario Modenato, e la Clinica Veterinaria Firenze Sud (Firenze). Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad anamnesi, visita clinica completa, profilo emato-biochimico (Eritrociti, Leucociti, Creatinina, Urea, ALT, AST, ALP, glicemia, colesterolo ed elettroliti) ed esame delle urine con PU/CU. Sono stati scelti 23 cani con sintomi gastroenterici e test di stimolo con ACTH nella norma come popolazione di controllo.
Risultati: il 57% dei cani di varie razze sono maschi con un’età media di 7 anni. I sintomi riscontrati sono abbattimento (45%), vomito (57%), dimagrimento (23%), anoressia (52%), diarrea (30%), poliuria/polidipsia (35%), sintomatologia dermatologica (9%). Le principali alterazioni emato-biochimiche riscontrate sono anemia (52%), leucocitosi (28%) aumento della Creatinina (40%), dell’Urea (50%), delle AST (68%), delle ALT (60%), delle ALP (30%), riduzione del Colesterolo (9%), Ipoglicemia (19%). Il 52% dei cani presenta iperkaliemia, il 33% iponatriemia, il 21% ipocloremia ed il 12% ipercalcemia. Inoltre il peso specifico urinario medio è 1016 e il 48% dei cani presentano un aumento del PU/CU.
Il test esatto di Fisher eseguito tra il gruppo di cani con ipoadrenocorticismo (Gruppo1) ed il gruppo di controllo (Gruppo 2) per i valori di linfocitosi, eosinofilia, ipercalcemia, iperazotemia e iperkaliemia non è risultato statisticamente significativo (p>0,05).
Conclusioni: Da dati clinici ed esami di laboratorio non ci sono evidenze che indichino in modo specifico e patognomonico questa patologia. Per la diagnosi definitiva è necessario quindi la valutazione del cortisolo ematico. La linfocitosi, l’eosinofilia, l’ipercalcemia, l’iperkaliemia e l’iperazotemia non sono discriminanti tra pazienti gastroenterici cronici e pazienti con la Sindrome di Addison e solo nel 50% dei casi si ha una riduzione del rapporto Sodio/potassio. Il valore alterato del peso specifico urinario e il rapporto PU/CU farebbero pensare non solo ad un’iperazotemia pre-renale ma ad un possibile danno renale.
Inoltre un obiettivo secondario è confrontare la popolazione in studio con una popolazione di controllo di cani con segni gastroenterici in cui è stato escluso l’ipopadrenocorticismo.
Materiali e metodi: Sono stati selezionati 42 cani con diagnosi di ipoadrenocorticismo visitati presso l’Ospedale Didattico Mario Modenato, e la Clinica Veterinaria Firenze Sud (Firenze). Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad anamnesi, visita clinica completa, profilo emato-biochimico (Eritrociti, Leucociti, Creatinina, Urea, ALT, AST, ALP, glicemia, colesterolo ed elettroliti) ed esame delle urine con PU/CU. Sono stati scelti 23 cani con sintomi gastroenterici e test di stimolo con ACTH nella norma come popolazione di controllo.
Risultati: il 57% dei cani di varie razze sono maschi con un’età media di 7 anni. I sintomi riscontrati sono abbattimento (45%), vomito (57%), dimagrimento (23%), anoressia (52%), diarrea (30%), poliuria/polidipsia (35%), sintomatologia dermatologica (9%). Le principali alterazioni emato-biochimiche riscontrate sono anemia (52%), leucocitosi (28%) aumento della Creatinina (40%), dell’Urea (50%), delle AST (68%), delle ALT (60%), delle ALP (30%), riduzione del Colesterolo (9%), Ipoglicemia (19%). Il 52% dei cani presenta iperkaliemia, il 33% iponatriemia, il 21% ipocloremia ed il 12% ipercalcemia. Inoltre il peso specifico urinario medio è 1016 e il 48% dei cani presentano un aumento del PU/CU.
Il test esatto di Fisher eseguito tra il gruppo di cani con ipoadrenocorticismo (Gruppo1) ed il gruppo di controllo (Gruppo 2) per i valori di linfocitosi, eosinofilia, ipercalcemia, iperazotemia e iperkaliemia non è risultato statisticamente significativo (p>0,05).
Conclusioni: Da dati clinici ed esami di laboratorio non ci sono evidenze che indichino in modo specifico e patognomonico questa patologia. Per la diagnosi definitiva è necessario quindi la valutazione del cortisolo ematico. La linfocitosi, l’eosinofilia, l’ipercalcemia, l’iperkaliemia e l’iperazotemia non sono discriminanti tra pazienti gastroenterici cronici e pazienti con la Sindrome di Addison e solo nel 50% dei casi si ha una riduzione del rapporto Sodio/potassio. Il valore alterato del peso specifico urinario e il rapporto PU/CU farebbero pensare non solo ad un’iperazotemia pre-renale ma ad un possibile danno renale.
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