Tesi etd-09022019-112030 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GUIGGI, ELENA
URN
etd-09022019-112030
Titolo
Valutazione morfologica, clinica e ormonale a lungo termine in una coorte di 360 pazienti con incidentaloma surrenalico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Tonacchera, Massimo
Parole chiave
- incidentaloma surrenalico
- ipercortisolismo
- secrezione autonoma di cortisolo
- sindrome di Cushing
Data inizio appello
24/09/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO: Per incidentaloma surrenalico si intende una massa surrenalica di diametro uguale o maggiore a 1 cm, clinicamente asintomatica diagnosticata tramite esami strumentali eseguiti occasionalmente a livello addominale, per accertamenti o valutazioni non correlate allo studio del surrene. Oggi, sono dei reperti di riscontro sempre più frequenti nella pratica clinica, in parte anche per gli avanzamenti tecnologici che hanno permesso una migliore acquisizione delle immagini con capacità discriminative sempre più precise e definite. In questo studio retrospettivo, abbiamo valutato un gruppo di 360 pazienti con incidentaloma surrenalico (131 M e 229 F; con età media di 51 anni) analizzando l’aspetto morfologico, ormonale e clinico in un arco temporale compreso tra 1 a 15 (media ponderata di 7 anni). L’obiettivo di questa ricerca mira a definire nuovi sviluppi e conoscenze dai soggetti seguiti nel nostro ambulatorio DSA al fine di chiarire quali siano gli aspetti principali riguardo i portatori di incidentaloma surrenalico e le complicanze derivanti soprattutto nelle forme con secrezione autonoma di cortisolo.
MODELLO SPERIMENTALE: La diagnosi di secrezione autonoma di cortisolo (SAC) si definisce tale per valori > 5,0 µg/dL al test di soppressione con 1 mg di Desametasone. Per valori di cortisolo dopo soppressione compresi tra 1,8 e 5,0 µg/dL si parla di possibile secrezione autonoma di cortisolo (PSAC). La diagnosi di iperaldosteronismo primario si basa su valori plasmatici elevati del rapporto aldosterone/renina (> 40). La misurazione delle metanefrine urinarie frazionate raccolte nelle 24 h è eseguita per diagnosticare quadri di feocromocitoma. Sono state studiate la presenza di complicanze metaboliche/cardiovascolari/del tessuto osseo.
RISULTATI: - La dimensione media di tutti gli adenomi repertati è di 22 mm. Le masse surrenaliche si sono mantenute stazionarie durante periodo di follow up, con eventuali minime variazioni tutte al di sotto del cm, non significative.
- Nessuno tra gli adenomi surrenalici non funzionanti (NF), repertati nei 283 pazienti, ha acquisito capacità secretive, né clinicamente evidenti, né di tipo subclinico. Durante tutto il follow up le rivalutazioni morfologiche, biochimiche e cliniche non hanno mostrato alcun tipo di evoluzione.
- Tra i restanti 77 pazienti con adenoma secernente, il 71 % presenta ipercortisolismo (PSAC e SAC).
All’inizio del follow up nel gruppo secernente cortisolo (SC) abbiamo repertato la seguente prevalenza di comorbidità: l’11% erano sovrappeso, il 18% obesi, il 67% soffrivano di ipertensione, il 9% avevano IGT, 15% DMT2, il 40% aveva diagnosi per dislipidemia e infine 11% presentava osteoporosi. Dal confronto con il gruppo di pazienti con nodulo NF, i risultati ottenuti dell’analisi statistica, con valori significativi di p < 0,05, hanno dimostrato che il 67% dei pazienti del gruppo SC soffre di ipertensione rispetto al 36 % dei pazienti con nodulo NF, così come il 13% dei pazienti SC presentava un quadro di IGT in confronto al 4% del gruppo NF: verosimilmente possiamo considerarle come comorbidità associate a questo tipo di attività ormono-secernente. Si descrive nel gruppo con ipercortisolismo (SC) una prevalenza del 40% vs il 28% tra i NF per quanto riguarda la comorbidità della dislipidemia, che mostra una tendenza alla significatività statistica, senza raggiungerla (p-value di 0,06). Presumibilmente con un campione più numeroso tale differenza potrebbe diventare statisticamente significativa.
Durante il follow up si sono sviluppate secondariamente alcune comorbidità nel 36% di pazienti con ipercortisolismo (3 SAC e 17 PSAC, quindi 20 pazienti su 55) con maggiore frequenza di comparsa della sindrome da insulino-resistenza e IGT rispetto alle altre probabili patologie. In particolare, tra i 20 pazienti che sono stati interessati da questa evoluzione clinica: il 20% ha mostrato sovrappeso, il 5% obesità, il 45% IGT, il 10% DMT2, il 10% ipertensione, il 35% dislipidemia e infine il 15% osteoporosi.
-Infine, si osservano anche complicanze nel 14% dei pazienti con iperaldosteronismo primario poiché sviluppano ipertrofia ventricolare sinistra.
CONCLUSIONI: La maggior parte degli incidentalomi surrenalici sono non funzionanti e l’ipercortisolismo rappresenta il quadro più frequentemente riscontrato in caso di secrezione ormonale anomala. Il rischio evolutivo nel tempo dal punto di vista dimensionale, metabolico o della secrezione ormonale sembra essere globalmente basso, tale da consigliare un approccio terapeutico di tipo conservativo. Tuttavia, poiché il rischio cardiovascolare è molto elevato, tutti i pazienti dovrebbero essere arruolati in programmi di follow up in modo da identificare o controllare sia le complicanze cardiovascolari che quelle metaboliche.
MODELLO SPERIMENTALE: La diagnosi di secrezione autonoma di cortisolo (SAC) si definisce tale per valori > 5,0 µg/dL al test di soppressione con 1 mg di Desametasone. Per valori di cortisolo dopo soppressione compresi tra 1,8 e 5,0 µg/dL si parla di possibile secrezione autonoma di cortisolo (PSAC). La diagnosi di iperaldosteronismo primario si basa su valori plasmatici elevati del rapporto aldosterone/renina (> 40). La misurazione delle metanefrine urinarie frazionate raccolte nelle 24 h è eseguita per diagnosticare quadri di feocromocitoma. Sono state studiate la presenza di complicanze metaboliche/cardiovascolari/del tessuto osseo.
RISULTATI: - La dimensione media di tutti gli adenomi repertati è di 22 mm. Le masse surrenaliche si sono mantenute stazionarie durante periodo di follow up, con eventuali minime variazioni tutte al di sotto del cm, non significative.
- Nessuno tra gli adenomi surrenalici non funzionanti (NF), repertati nei 283 pazienti, ha acquisito capacità secretive, né clinicamente evidenti, né di tipo subclinico. Durante tutto il follow up le rivalutazioni morfologiche, biochimiche e cliniche non hanno mostrato alcun tipo di evoluzione.
- Tra i restanti 77 pazienti con adenoma secernente, il 71 % presenta ipercortisolismo (PSAC e SAC).
All’inizio del follow up nel gruppo secernente cortisolo (SC) abbiamo repertato la seguente prevalenza di comorbidità: l’11% erano sovrappeso, il 18% obesi, il 67% soffrivano di ipertensione, il 9% avevano IGT, 15% DMT2, il 40% aveva diagnosi per dislipidemia e infine 11% presentava osteoporosi. Dal confronto con il gruppo di pazienti con nodulo NF, i risultati ottenuti dell’analisi statistica, con valori significativi di p < 0,05, hanno dimostrato che il 67% dei pazienti del gruppo SC soffre di ipertensione rispetto al 36 % dei pazienti con nodulo NF, così come il 13% dei pazienti SC presentava un quadro di IGT in confronto al 4% del gruppo NF: verosimilmente possiamo considerarle come comorbidità associate a questo tipo di attività ormono-secernente. Si descrive nel gruppo con ipercortisolismo (SC) una prevalenza del 40% vs il 28% tra i NF per quanto riguarda la comorbidità della dislipidemia, che mostra una tendenza alla significatività statistica, senza raggiungerla (p-value di 0,06). Presumibilmente con un campione più numeroso tale differenza potrebbe diventare statisticamente significativa.
Durante il follow up si sono sviluppate secondariamente alcune comorbidità nel 36% di pazienti con ipercortisolismo (3 SAC e 17 PSAC, quindi 20 pazienti su 55) con maggiore frequenza di comparsa della sindrome da insulino-resistenza e IGT rispetto alle altre probabili patologie. In particolare, tra i 20 pazienti che sono stati interessati da questa evoluzione clinica: il 20% ha mostrato sovrappeso, il 5% obesità, il 45% IGT, il 10% DMT2, il 10% ipertensione, il 35% dislipidemia e infine il 15% osteoporosi.
-Infine, si osservano anche complicanze nel 14% dei pazienti con iperaldosteronismo primario poiché sviluppano ipertrofia ventricolare sinistra.
CONCLUSIONI: La maggior parte degli incidentalomi surrenalici sono non funzionanti e l’ipercortisolismo rappresenta il quadro più frequentemente riscontrato in caso di secrezione ormonale anomala. Il rischio evolutivo nel tempo dal punto di vista dimensionale, metabolico o della secrezione ormonale sembra essere globalmente basso, tale da consigliare un approccio terapeutico di tipo conservativo. Tuttavia, poiché il rischio cardiovascolare è molto elevato, tutti i pazienti dovrebbero essere arruolati in programmi di follow up in modo da identificare o controllare sia le complicanze cardiovascolari che quelle metaboliche.
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