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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09022015-130235


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BONAFEDE, BIANCA MARIA
URN
etd-09022015-130235
Titolo
Identita personale e laicità
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Consorti, Pierluigi
Parole chiave
  • Identità personale
  • laicità
  • libertà di coscienza
  • privacy
  • identità culturale
  • identità religiosa
  • identità di genere
  • pluralismo
  • uguaglianza
  • discriminazioni
  • autodeterminazione
Data inizio appello
28/09/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro nasce dal desiderio di approfondire le tematiche relative all'identità personale e le sue relazioni con l'identità culturale, l'identità religiosa, l'identità e l'identità sessuale, guardandole sotto il profilo dell'autodeterminazione e della laicità dello Stato. A questo scopo ho cercato di ripercorrere il processo evolutivo del diritto all'identità personale, analizzandone lo stato di tutela nel panorama giuridico italiano. Obiettivo principale è stato quello di porre l'attenzione sui diversi problemi connessi all'identità personale in una società sempre più globalizzata e multiculturale. La società attuale è caratterizzata dal pluralismo, che impone una nuova riflessione circa il concetto di identità e un approccio interdisciplinare al tema in questione. Emergono nuove domande di riconoscimento connesse alle diverse identità culturali, religiose, etniche, etiche, politiche, sessuali. Tutte queste sono solo alcune dei fattori costitutivi dell'identità personale e che necessitano di essere presi in considerazione dal diritto. Questo però fa fatica a cogliere l'aspetto "complesso" dell'identità personale, limitandosi spesso all'aspetto "elementare", confondendo in questo modo l'esigenza di tutela dell'identità personale con l'esigenza di identificazione delle persone.
Il ritardo del diritto, rispetto alle altre scienze sociali, nell'affrontare questi nuovi temi produce la conseguenza di creare discriminazioni, soprattutto nei confronti di identità "deboli" ( si pensi ai transgender, agli immigrati, agli omosessuali). Sarebbe opportuno che il diritto riconoscesse la connessione tra l'identità personale e la libertà di coscienza e di autodeterminazione. Questo può avvenire solo per mezzo di un diritto laico. Utilizzando il metodo della laicità positiva si può arrivare a garantire la pari dignità sociale delle identità. La laicità positiva consiste nell'attitudine al confronto e al dialogo non solo del legislatore ma anche dei giudici, della pubblica amministrazione e di tutti i cittadini. Solo in questo modo possono superarsi le contrapposizioni tra "identità giuste" e "identità sbagliate", tra "identità naturali" e "identità innaturali". Passando in questo modo da un pluralismo inerte ad un pluralismo dinamico. Il diritto all'identità personale sarebbe oggetto di tutela non solo negativa ma anche positiva: come diritto ad essere sé stessi.
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