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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09022011-195727


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
LORENZONI, SIMONE
URN
etd-09022011-195727
Titolo
DOCUMENTO PRELIMINARE ALL'AVVIO DELLA PROGETTAZIONE (Dpp) E PROGETTO PRELIMINARE DI UNA SCUOLA D'INFANZIA A STIAVA, COMUNE DI MASSAROSA (LU)
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE
Relatori
relatore Prof. Maffei, Pier Luigi
relatore Dott. Marotta, Nicola
relatore Dott. Maffei, Giancarlo
relatore Prof. Fantozzi, Fabio
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
04/10/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/10/2051
Riassunto
Da oltre un secolo i giardini d'infanzia sono considerati vere e proprie istituzioni educative, ma solo da pochi anni all'idea di Scuola d'Infanzia si associa un tipo edilizio diverso da quelli delle altre scuole, basato su una stretta collaborazione tra progettisti e pedagogisti, per il concepimento di spazi aventi un ruolo essenziale sullo sviluppo e l’educazione del bambino.
Nell'ambito generale della progettazione edilizia, ed in particolare di quella pubblica, risulta altresì importante tenere in considerazione i problemi inerenti i cambiamenti climatici indotti in buona parte dagli sprechi energetici, e della conseguente necessità di realizzare le condizioni per uno sviluppo sostenibile, basato sul contenimento dei consumi e sull’uso di energie rinnovabili, obiettivo concreto per un numero crescente di Amministrazioni Comunali e sancito da numerosi indirizzi normativi internazionali, nazionali e regionali.
In quest'ottica si inserisce la seguente Tesi che, alla luce delle esigenze indicate dall'Amministrazione del Comune di Massarosa (LU), ha come obiettivo la programmazione e progettazione di una nuova Scuola d'Infanzia a servizio della Frazione di Stiava. Dopo una prima analisi storico-pedagogica e tipologica, in Europa e in Italia, ed un richiamo ad alcuni riferimenti dell'architettura contemporanea sul tema, l'intervento si è svolto a partire dalla redazione del Documento preliminare all’avvio della progettazione (Dpp), introdotto dalla normativa in materia di Lavori Pubblici iniziata con la Legge n°109/1994. Il Dpp ha consentito di esplicitare in modo chiaro e puntuale i criteri, gli obiettivi ed i requisiti attraverso l’elencazione degli input necessari ad una corretta progettazione di valore, capace di garantire il soddisfacimento delle Classi di esigenze di cui alla norma UNI 8289/1981, ed in conformità ai requisiti minimi di funzionalità didattica espressi dal D.M.18/12/1975.
Al fine del contenimento dei consumi energetici e dell’uso di energie alternative hanno contribuito: lo studio del corretto orientamento dell'edificio, il rapporto di forma S/V, l'uso di sistemi solari passivi e di dispositivi di schermatura e filtraggio solare, l'isolamento termico dell'involucro edilizio, l'eliminazione dei ponti termici, l'attenzione per l'ambiente mediante l'uso di materiali ecocompatibili, naturali, non tossici e riciclabili, l'impiego del verde in copertura a scopi di mitigazione e benessere ambientale, tale da garantire il parziale ripristino dell'ecosistema esistente, fino al recupero e riutilizzo delle acque meteoriche a scopi irrigui e sanitari.
E' stato dato particolare riguardo anche agli aspetti impiantistici e all'importanza della qualità dell'aria interna all’edificio, aspetto spesso sottovalutato dai progettisti. Man mano che i moderni involucri edilizi sono diventati più performanti in termini di isolamento termico, le dispersioni energetiche indotte dalla ventilazione risultano essere ormai preponderanti, soprattutto se il ricambio d'aria rispetta le normative più recenti. L'areazione intesa come apertura occasionale delle finestre, così come la ventilazione naturale, non possono più considerarsi metodi compatibili con gli standard energetici attuali. Si è quindi rivelato necessario ricorrere alla ventilazione meccanica controllata (VMC), con il vantaggio di ottenere un controllo sulle portate e, grazie alla filtrazione dell'aria, la possibilità di minimizzare o eliminare polveri, inquinanti atmosferici e pollini allergenici, oltre a ridurre le assenze tra i bambini causate da influenze stagionali e malattie esantematiche. L'impiego di un tipo di impianto a doppio flusso con recuperatore di calore aria/aria ha inoltre consentito, in inverno, la possibilità di ricavare, per l'aria di rinnovo, un importante apporto gratuito di calore dall'aria calda esausta in estrazione. Infine lo studio e l’utilizzo di un sistema di accoppiamento con il terreno ("earth coupling"), che sfrutta il principio di scambio geotermico superficiale tra aria e sottosuolo, ha permesso un ulteriore guadagno sulla preclimatizzazione sia estiva che invernale dell'aria, con notevoli benefici riscontrati sia in termini di benessere termoigrometrico, che di contenimento dei consumi energetici, riducendo i costi di esercizio della struttura e le emissioni di gas serra nell'ambiente.
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