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• fiori di Bach.

La permanenza del cane in canile è caratterizzata dal progressivo affermarsi di comportamenti anomali, soprattutto ripetitivi (quali le stereotipie e le attività di sostituzione), indicanti un crescente stato di frustrazione e di incertezza indotti dal contesto di restrizione sociale e spaziale. Queste circostanze possono causare un impoverimento del benessere dei cani, che riflette stati emozionali negativi.
Scopo del presente lavoro è stato quello di valutare quantitativamente l’effetto del trattamento con una miscela di fiori di Bach sul comportamento spontaneo di cani la cui permanenza nel canile era superiore ai 50 giorni.
Il campione oggetto dello studio era costituito da 21 cani trattati e da 6 cani di controllo. Sono state effettuate tre riprese filmate della durata di 10 minuti e tre prelievi ematici con cadenza settimanale. Immediatamente dopo la prima osservazione è stato intrapreso il trattamento. L’analisi dei filmati si è svolta sulla base di un etogramma ed è stata realizzata in cieco. L'analisi dei dati multivariati, effettuata con npMANOVA con disegno two-way a misure ripetute, p<0,05 e SIMPER, e successivamente dei dati univariati rivelano un effetto complessivo della miscela di fiori di Bach nel ridurre la frequenza di comportamenti rigidi e stereotipati, in contrasto con quanto si verifica nel trend comportamentale che caratterizza il gruppo di controllo.
Il presente studio rappresenta il primo tentativo di valutazione quantitativa dell’effetto dei fiori di Bach sul comportamento della specie canina. I risultati suggeriscono una precisa collocazione di questo approccio terapeutico nel contesto di interventi di arricchimento ambientale, sociale e cognitivo che stanno progressivamente affermandosi nel campo del benessere animale.