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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09012022-174757


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DINI, REBECCA
URN
etd-09012022-174757
Titolo
Analisi dei versamenti addominali e danno pancreatico nel cane
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Marchetti, Veronica
Parole chiave
  • diagnosi
  • versamento addominale
  • lipasi DGGR
  • pancreopatia
  • cane
Data inizio appello
23/09/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/09/2092
Riassunto
Il versamento addominale è un reperto comune in corso di pancreopatia del cane con vari meccanismi patogenetici quali le alterazioni infiammatorie locali e sistemiche che possono alterare la permeabilità vascolare peritoneale, il fenomeno della liponecrosi del grasso peripancreatico con coinvolgimento focale del pancreas e, infine, il fenomeno iponcotico. Il presente lavoro è stato condotto con l’obiettivo di valutare gli aspetti dei versamenti addominali in cani con evidenza di pancreopatia.
Tale obiettivo è stato perseguito con una parte di studio retrospettivo su 167 pazienti volta a valutare le caratteristiche dei versamenti addominali di cani pancreopatici, nello specifico suddivisi in soggetti pancreatitici e soggetti con danno pancreatico, e gruppo non pancreopatico. I parametri analizzati sul versamento sono stati quelli utili per la classificazione di Bohn. Dai risultati non è stata evidenziata associazione significativa tra la tipologia di versamento classificato secondo Bohn e la presenza di pancreopatia (p= 0,33). Stesso risultato si è ottenuto nel momento in cui si è testata l’associazione tra presenza/assenza di batteri e pancreopatia e tra la tipologia citologica di flogosi e pancreopatia (p=0,22 e p=0,31, rispettivamente). Per quanto riguarda il total nucleated cell count (TNCC) e le proteine totali (PT), questi parametri non sono risultati associati alla presenza di pancreopatia.
Nella parte prospettica, effettuata su 15 soggetti divisi in 2 gruppi studio (pancreopatici e non pancreopatici), oltre alla valutazione suddetta dei versamenti, è stata aggiunto il dosaggio della lipasi DGGR nel fluido e la ratio “concentrazione lipasi DGGR versamento/ lipasi DGGR sierica”. Dai risultati è emerso che non esiste differenza significativa nella concentrazione della lipasi DGGR nel versamento né nella ratio versamento/siero nei due gruppi “pancreopatici” e “non pancreopatici” (p=1,0 e p=0,86 rispettivamente).
Dai risultati del nostro studio emerge che sia i parametri analizzati routinariamente, quali TNCC e PT, sia analiti più specifici come la lipasi DGGR non aggiungano informazioni utili per differenziare i cani pancreopatici e non pancreopatici. Si ipotizza che ci possano essere differenze nelle caratteristiche del versamento legate alla cronicità o acuzie della pancreopatia o che esistano comorbilità del paziente che possano influenzare il risultato, per questo motivo in futuro è necessario ampliare la statistica e stratificare la popolazione di studio su questi criteri.
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