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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09012022-153932


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CARTA, FEDERICO
URN
etd-09012022-153932
Titolo
Luca Valerio: diffusione ed eredità delle sue opere giovanili
Dipartimento
MATEMATICA
Corso di studi
MATEMATICA
Relatori
relatore Napolitani, Pier Daniele
Parole chiave
  • centri di gravità
  • Luca Valerio
  • XVI secolo
  • storia della matematica
Data inizio appello
23/09/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questa tesi si focalizza sulle opere giovanili del matematico Luca Valerio (Napoli 1553 - Roma 1618), il Phylogeometricus Tetragonismus e il Subtilium indagationum liber primus seu quadratura circuli et aliorum curvilineorum, e in particolare sulla loro diffusione e la loro eredità nel contesto matematico del XVI secolo.
La tesi è divisa in due parti. La prima, dopo aver brevemente descritto l'ambiente scientifico romano del tardo Cinquecento e la figura dell'orientalista Giovanni Battista Raimondi, è dedicata allo studio delle idee di quadratura del cerchio presenti nel Phylogeometricus Tetragonismus di Valerio. Le idee del matematico Francesco Maurolico (Messina 1494 - Messina 1575) secondo le quali i rapporti fra retto e curvo siano “incogniti”, porteranno, attraverso discussioni che coinvolgeranno le figure di Raimondi e Valerio, all’idea di determinare la quadratura del cerchio mediante tentativi “innovativi”. In particolare mostreremo come il Phylogeometricus Tetragonismus di Luca Valerio sia strettamente correlato a un manoscritto di Raimondi intitolato Quadratura circuli (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, fondo Magliabechiano, classe XI,41).
Nella seconda parte, invece, affronteremo il tema della diffusione e dell'eredità dei temi presenti nel Subtilium indagationum liber primus (1582). In particolare, descriveremo come il matematico e marchese Guidobaldo dal Monte (Pesaro 1545 - Pesaro 1607) abbia avuto modo di leggere e commentare alcuni passi di quest'opera e il suo punto di vista su questo lavoro ci permetterà di affrontare tematiche più generali. Infatti, seppure dell’impostazione dei primi lavori matematici di Valerio non rimarrà alcuna traccia esteriore ed evidente nel proseguimento dei suoi studi scientifici, attraverso canali secondari si svilupperà la concezione che il problema della determinazione dei centri di gravità di una figura sia equivalente alla quadratura della stessa.
Tutto ciò, però, si scontrerà coi limiti del linguaggio della geometria classica. La difficoltà di esprimersi con il linguaggio della teoria delle proporzioni porterà anche il Valerio più maturo ad abbandonare le sue idee più innovative e a regredire nella gabbia del paradigma greco.
Infine, in appendice di questa tesi, riporteremo le trascrizioni del manoscritto Quadratura circuli di Raimondi e delle note di Guidobaldo ad alcune proposizioni del Subtilium indagationum liber primus.
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